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Il satellite si costruisce a scuola: premio nazionale per il Tco di Fermo. "Studiato l'impatto dei raggi solari, la crema protegge davvero"

19 Maggio 2023

FERMO – Giovani ingegneri crescono. “Un progetto complesso, tra le tante cose che abbiamo fatto davvero uno dei più complicati”. A parlare è Maria Rita Felici, docente di fisica del liceo Scientifico Temistocle Calzecchi Onesti di Fermo. Al suo fianco ci sono otto alunni, la dirigente Marzia Ripari e la ricercatrice della Politecnica Alessandra Papetti che coordinata il Fermotech e che ricorda “che siamo a disposizione del territorio, ancora di più di ragazzi cos’ appassionati, dei veri vulcani di idee”.

Sono proprio gli otto alunni ad aver conquistato l’interesse, il plauso e il premio dell’Esa, Agenzia spaziale europea, oltre a quella italiana. “Sono rimasti colpiti dal nostro progetto, un mini satellite capace di rilevare dati”. Un satellite ‘sparato’ a mille metri di altezza che è ricaduto in sicurezza, grazie al paracadute creato dagli studenti. All’interno l’elettronica che ha permesso di rilevare l’impatto dei raggi UV sulla pelle umana. “Il tutto partendo da una semplice lattina che è stata realizzata grazie alla stampante 3D del Fermotech” aggiunge la docente.

Con questo progetto nato in una scuola in cui non si insegnano robotico e domotica, il Tco ha preso parte a una competizione insieme con altre 32 scuole italiane. In dieci sono state selezionate per la finale e cinque, tra cui lo Scientifico, sono state premiate dopo il test, ovvero la campagna di lancio durata tre giorni a Castel San Pietro Terme, nell’aviosuperficie di Molinella

“Abbiamo vinto il premio professionalità”. Unica scuola marchigiana premiata, mentre un’altra era arrivata in finale. “I ragazzi – aggiunge la dirigente Ripari - hanno avut la possibilità di evidenziare la passione per l’area Stem e in particolare per la fisica. La professoressa Felici mette impegno ed entusiasmo, insieme con una squadra qualificata. Abbiamo così raggiunto un obiettivo alto. La complessità presuppone preparazione ma anche curiosità, creatività e interesse. Questa è la strada giusta per scegliere la professione rispondente alle proprie qualità e attitudini e alle necessità della ricerca”.

Il maggior numero di studenti arriva dalla 4Asa, poi ci sono un alunno del primo Tred e uno di seconda. Nel dettaglio entra Jacopo: “Siamo parti da la lattina, poi l’abbiamo potenziata con cavi, espansioni e scheda elettronica. Volevamo rilevare la concentrazione dei raggi ultravioletti sulla pelle umana. Valutando l’impatto con e senza crema solare. Per cui abbiamo usato la matematica per il calcolo dell’altezza, associandola sempre alla temperatura. Il giorno del lancio abbiamo avuto problemi con la trasmissione dei dati, ne abbiamo ricevuti solo una 70ina. Ma sono stati validi”.

E proprio questa mancanza di dati relativi alla parte più lontana da terra non ha permesso di essere i primi assoluti e guadagnare così il pass per la finale europea.

“Il premio professionalità va inteso come riconoscimento del metodo, la scelta dell’analisi dati che ha unito alla rilevazione le funzioni matematiche che ci hanno permesso di calcolare al meglio ogni passaggio. Per questo – aggiunge Adriano – siamo molto soddisfatti. Essendo uno Scientifico è il metodo la cosa chiave. Eravamo consci delle nostre lacune in elettronica, ma abbiamo anche capito dove abbiamo sbagliato”. E lo hanno capito subito, visto che dopo la competizione hanno passato ore a studiare cosa non avesse funzionato ala perfezione nella hall dell’albergo insieme ala professoressa felici.

Il risultato dell’esperimento è che “la crema solare ha un effetto protettivo evidente”. Quella che all’inizio sembrò una idea nata per gioco, l’ha avuta Leonardo, è diventata invece un vero esperimento basato su evidenze scientifiche.

“Ci credevamo così tanto che - concludono gli studenti – ci siamo autofinanziati peer comprare ogni componente”. Una esperienza che ha dato consapevolezza a loro e al Tco, che il prossimo anno potrà partecipare ancora, ma con un nuovo team. “Possiamo solo crescere, sapendo anche di poter contare sul FermoTech e il supporto della Politecnica” conclude l’entusiasta professoressa prima id lasciare la vetrina ai magnifici otto: Alessandro Mattetti, Leonardo Paoloni, Alessandro Ciucci 4Asa, Matteo Catalini, Adriano Basso, Leonardo Talamonti, Jacopo Ascenzi, Andrej Massaroni.

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