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Il ritorno del pubblico, Tipicità detta la linea a politica e imprese: "Il piccolo è unico, ma per andare lontano deve stare con gli altri"

2 Aprile 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – 2022? No, bentornati al 2019. Perché così tante persone per inaugurare Tipicità sembrano quasi incredibili dopo due anni di pandemia, che non è finita ma è diventa gestibile grazie a vaccini e impegno collettivo.

“Era ora” sottolinea il presidente Francesco Acquaroli, che si è presentato insieme con gli assessori Castelli e Saltamartini oltre a tanti consiglieri regionali. “Dobbiamo riappropriarci di luoghi come questo che aiutano alla crescita economica e sociale” prosegue. Tutti sulle scale del Fermo Forum per non perdere l’occasione di condividere un momento di rinascita, di vera condivisione.

Acquaroli chiarisce: "Essere piccolo non significa non essere in eccellenza, ma per competere i piccoli devono essere messi nelle condizioni cdi competere. È la sfida delle istituzioni e di Tipicità, portare il piccolo ad aggregarsi per raggiungere traguardi più ampi”.

Con la Regione, ovviamente il comune di Fermo, con sindaco Calcinaro e intera Giunta, ma anche territorio con il presidente della Provincia Michele Ortenzi e con una decina di sindaci presenti, da Porto Sant’Elpidio ad Amandola, passando per i tanti colleghi della Valdaso e gli ‘ospiti’ che sono ormai parte integrante di Tipicità come Macerata e Castelfidardo. E poi i parlamentari, da Lucentini alla Emiliozzi fino al sambenedettese Fede, che hanno fatto sentire la vicinanza della politica locale ai massimi livelli. Immancabile la prefetta Filippi, sempre al fianco del mondo dell’economia, insieme con il questore Romano e la benedizione di Rocco Pennacchio.

Dove c’è economia c’è Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche: “Grazie a chi ha avuto questa grande idea. Ma grazie agli imprenditori che fanno movimento, mettono in campo una qualità che non ha eguali. Con la regione in campo ci saranno importanti finanziamenti, inclusi i voucher che permettono a partecipare a fiere, come è anche Tipicità”.

Che ormai va fuori dall’Italia con continuità, come conferma la console generale italiana a Montreal: “Nel 2019 è arrivata a Montreal, dove ci sono 41mla italiani e 353mila oriundi. Se usassimo lo ius culture, Montreal sarebbe l’ottava città d’Italia. Le Marche hanno portato l’eccellenza e ci hanno conquistato”.

E non poteva mancare nel momento dell’inaugurazione la riflessione della Coldiretti, vero motore di questo mondo che nasce nel campo vicino a casa e arriva al mondo. Ha una grande forza il mondo in giallo guidato dalla presidente Maria Letizia Gardoni.

Ad accendere gli animi è Alberto Mazzoni, presidente Imt: “Vinciamo solo se ci muoviamo insieme”. Se si vogliono i fondi del Pnrr, “bisogna coinvolgere il 51% del mondo agricolo e in una serie di progetti che devono essere monotematici, verdi e biologici. E noi in questo campo siamo la seconda regione d’Italia. A noi manca solo la testa”.

Che poi aggiunge: “Se avessimo applicato al calzaturiero la multifunzionalità adottata dall’agricoltura, oggi non chiuderemmo per colpa della Russia” ribadisce provocando dal palco la platea. In questa pandemia l’agricoltura è tornata la centro della vita degli italiani, lo sa bene la Coldiretti.

“Dobbiamo pensare che noi abbiamo una miniera di prodotti e tipicità, che però dobbiamo imparare a promuovere. Insieme possiamo vincere. Grazie al presidente Acquaroli, che ha portato un vero cambio di marcia, insieme con la camera di commercio, al direttore Frau e alla presidente Maria Letizia Gardoni. Da oggi, chi guida le associazioni ha una legge vincente”. Tutti devono capire una cosa: “Il piccolo serve se prende la mano del grande che poi lo porta in giro”.

Il ruolo dell’agricoltura è sempre più centrale, anche in campo sociale grazie alla legge 141 della regione. “L’agricoltura sociale (un esempio è la fattoria Montepacini, ndr) contribuisce a un nuovo modello di welfare, di prossimità. Un modello inclusivo, non terapeutico come nel nord Europa, ma integrato grazie all’agricoltura multifunzionale e ai servizi sociali locali. Le imprese agricole sono soggetti attivi del welfare, luoghi di inclusione”.

La presidente Gardoni ha ascoltato, ha ringraziato i tanti partecipanti che dall’incontro Coldiretti sono poi passati all’inaugurazione e al tour per i larghi, larghissimi, padiglioni in cui brillano i produttori coinvolti dalle associazioni di categoria, che son tutte presenti, o tra gli stand, Confartigianato, Copagri, Coldiretti e Confcommercio, o con i vertici, Cna e Confindustria Fermo.

“Dal rilancio del settore passeranno economia, occupazione e sviluppo. Dalla regione oltre 15 bandi regionali, un grande lavoro quello dell’assessore Mirco Carloni. La legge sull’agriturismo è un ulteriore segnale di chi vede l’agricoltura come settore strategico anche per i servizi. Acquaroli è pure un bravo agricoltore, che ha recuperato la barbabietola da zucchero” ribadisce incassando l’appoggio del governatore.

“Agricoltura è turismo, tecnologia, filiera. Noi agiamo con leggi mirate, ma non basta. Il dialogo e il confronto devono muovere il nostro lavoro. Le Marche - conclude il presidente - sono capofila in tanti campi, sappiamo di poter incidere e diventare le nuove Langhe, perché non abbiamo niente id meno da offrire”. Applausi e poi via, tutti tra gli stand in cerca della tipicità e dei rettori, che intervistati da Ardemagni e Bonsignore hanno dispensato pillole di sostenibile saggezza.

@raffaelevitali

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