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Il ritorno dei giovani democratici: in 30 rianimano la vita politica di Fermo. "Siamo il presente"

21 Marzo 2021

di Francesca Pasquali

FERMO - La prima notizia è che, dopo anni, Fermo riavrà il circolo dei Giovani democratici. La seconda è che i giovani in questione sono determinati a dire la loro nella vita politica della città. La terza è che, alle prossime amministrative, di più d’uno dei, per ora, trenta membri del circolo potrebbe ritrovarsi in lizza per un posto in Consiglio comunale. Se per questo ci sarà tempo, per il resto no. Perché i Gd fermani scalpitano, guidati dal segretario Mattia Santarelli.

«La politica è passione, è scuola, è cultura, è scuola di vita», dice citando il senatore fermano Ezio Santarelli. Passato e presente che si fondono, guardando al futuro. Ma non troppo. «I giovani non sono il futuro, sono il presente e devono esserlo», dice il segretario Gd e spiega il perché del circolo fermano, che si aggiunge a quelli di Porto Sant’Elpidio e Montegranaro (i prossimi saranno nasceranno nella Media Valtenna e a Sant’Elpidio a Mare).

«Facciamo politica da giovani per i giovani. Nasciamo - dice - per affrontare le problematiche giovanili di Fermo, in particolare la mancanza di opportunità di confronto per i ragazzi che intendono prendere parte alla politica attiva. Mancanza che si riflette nell’assenza di un ambiente inclusivo per le fasce più giovani, dove fare politica». Proprio quello che questi giovani, che hanno tra i 16 e 28 anni, vogliono creare.

Per farlo, si sono organizzati in quattro gruppi di lavoro: “diritti” di cui fanno parte Dorotea Vitali, Camilla Caroppi, Sara Cipriano, Gaia Mongardini e Giulia Mezzabotta, “scuola” con Luca Santarelli e Gaia Mongardini, “comunicazione” con Federico Mancini, Giulia Pistolesi, Lucia Properzi, Maria Sole Viozzi, Gabriele Chehida, Giulia Tomassini, Camilla Caroppi e Gaia Mongardini, "Europa" con Matilde Colombi, Leonardo Lanciotti, Samuele Gismondi, Sofia Lucozzi, Luca Santarelli e Letizia Petracci.

Ogni volta che si incontrano, per adesso online, i gruppi trattano un tema che poi portano in Assemblea, per discuterlo tutti insieme. Il debutto “social” lo faranno venerdì, intervistando Daniele Di Bonaventura e Alfredo Laviano sui problemi del mondo dello spettacolo in questo periodo. Ma promettono battaglia anche per la difesa dei diritti civili: aborto e omotransfobia, in primis. «Siamo bombardati di messaggi che danno la colpa ai giovani, ma ce ne sono anche di rispettosi delle regole e con ideali fermi», spiega Dorotea Vitali.

«A Fermo non c’era un circolo giovanile da molto tempo. Sembra piccolo, ma è un grande passo, che prova a colmare la mancanza di un corpo elettorale giovanile che possa legittimare le nostre istanze», aggiunge. Plaude alla nuova compagine il segretario provinciale dei Giovani democratici, Luca Piermartiri.

«È un periodo di ricambio generazionale – dice l’assessore di Porto Sant’Elpidio –, in cui stiamo cercando di far entrare i giovani. A Fermo, nonostante gli episodi turbolenti degli ultimi anni, continuiamo a radicarci. Finalmente abbiamo raggiunto l’obiettivo: avere giovani che, oggi, si prestano alla politica e ci mettono la faccia. Non è scontato. Dobbiamo valorizzarli, perché sono quelli che domani gestiranno il partito». Sulla stessa linea il segretario del Pd di Fermo, Alessandro Iagatti, che sottolinea «il bisogno di un cambio di passo per la città, che deve fare di più per le nuove generazione, perché non è possibile che il capoluogo di provincia abbia perso 1.500 abitanti negli ultimi cinque anni».

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