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Il risiko dei vaccini, il Fermano avrà sei punti sul territorio: "Ecco il piano, entro maggio fragili e over 70"

27 Marzo 2021

FERMO – Il piano vaccinale fermano si consolida e si struttura dopo il dialogo con i medici di medicina generale: “Noi vogliamo portare le vaccinazioni sul territorio e raddoppiamo i punti vaccinali”. Il perno è Fermo, con la scuola don Dino Mancini. Ma poi ci sono le diramazioni garantite dai medici.

“Amandola, Falerone, Petritoli, Porto Sant’Elpidio, Montegranaro sono i punti vaccinali che partiranno. Stiamo definendo con Porto San Giorgio, ma difficilmente sarà al PalaSavelli”. Con questo sistema il direttore dell’Area Vasta Livini, affiancato dal responsabile del distretto Scialè, è certo di rispettare i numeri garantiti dalla Regione.

“Un’articolazione frenata. Noi apriamo le agende fino al 25 maggio per le dosi prenotate degli over 70 e dei caregiver. A questa fase si abbina quella dei medici di medicina generale per gli assistiti estremamente fragili. I medici agiranno nei laboratori e chi invece in sedi pubbliche, dalla palestra comunale di Falerone al palasport elpidiense passando per le sedi distrettuali dell’Asur”. Per essere chiari: è il medico di base che si crea una sua lista e contatta le persone.

Il personale Asur coprirà Fermo, insieme con i medici di base, solo medici di medicina generale nelle altre sedi. “Dal 12 aprile tutte le postazioni saranno operative con l’obiettivo di vaccinare 16mila over 70 e caregiver, e altri 15mila tra disabili e fragili”. L’obiettivo è 5mila vaccini a settimana, solo Fermo ne garantirà 450 al giorno, in modo che in sei settimane vengono completati i numeri previsti. “Noi potremmo farlo in metà tempo, ma è chiaro che non ci sono i vaccini in regione” ribadisce Scialè.

“Con questa organizzazione possiamo garantire tranquillamente diecimila vaccini a settimana, quindi siamo pronti anche per un aumento di dosi”. Nel mentre si sono allungati i tempi di anamnesi del medico vaccinatore per poter usare Astrazeneca, che ha caratteristiche differenti da quello a Rna. “Si sono così avuti alcuni disagi a Montegranaro, ma dobbiamo pensare che è successo per precauzione”.

L’organizzazione nel punto vaccinale di Fermo sarà diversa d Montegranaro: una grande sala d’attesa interna, una accettazione amministrativa, la sala con tre medici per l’anamnesi e poi due sale di somministrazione con sei infermieri per turno, divisi tra Astrazeneca e Pfizer-Moderna. Una cinquantina di parcheggi recuperati nella via che costeggia il Recchioni, che verrà chiusa.

“Il 13 aprile chiuderemo la vaccinazione degli over 80, siamo a 10mila sui 15mila complessivi, con tutte le seconde dosi per chi ha fatto Pfizer e Moderna effettuate. In questo quadro, ci sono anche scelte difficili da comprendere: “Dal primo di aprile tutti i vaccini, prima destinati all’Area Vasta 4, sono tutti stipati ad Ancona. Dovremo andare a prendere ogni giorno i vaccini e ce li daranno scongelati, dovendo così usarli entro 5 giorni. Questo sistema appesantisce la somministrazione sul territorio, complicando la programmazione” precisa il dottor Scialè.

r.vit.

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