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Il rilancio della sanità di Montegranaro: cardiologia, odontoiatria e ostetricia. Grinta: porteremo i medici di base dentro l'ex ospedale

12 Febbraio 2022

MONTEGRANARO – Un consiglio comunale aperto sulla sanità. Quello che Fermo sogna, Montegranaro fa. La minoranza guidata da Ediana Macini aveva presentato un documento con alcuni punti. Tra i principali, da affrontare insieme al direttore dell’Area Vasta 4 Roberto Grinta, tre spiccano su tutti.

“Vorremmo avanzare l’ipotesi di apertura di un punto di primo intervento presso il nostro presidio ospedaliero”; “Chiediamo di impegnare la Giunta e l’Arv4 a trovare finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari. Infatti nel reparto cardiologia vi è un elettrocardiogramma malfunzionante, oltre ad altri macchinari quasi fuori uso in altri reparti. Ciò è necessario anche in vista dell’apertura di reparti come quelli di oculistica e dentistica”; “Importante è la riattivazione del centro diurno Alzheimer, chiuso per via della pandemia ed ancora non ha riaperto le porte. Altri servizi che dovrebbero essere riavviati sono poi quello di diabetologia e perfino la cassa continua”.

Il presidente dell consiglio comunale, Venaanzi, ha subito dato la parolaal direttore dell'Area Vasta, accolto dal sindaco Endrio Ubaldi.

Roberto Grinta, insieme con l’onorevole Mauro Lucentini, è arrivato a Montegranaro e ha passato così il suo venerdì sera. Ha snocciolato numeri, certezze, progetti e speranze. “La prima questione è che voglio aumentare i posti di residenzialità sul territorio. Come Fermo siamo in deficit rispetto al valore reale dei posti letto. Ci lavoreremo”. Una sfida ambiziosa, ma Grinta non la teme.

Il Murri, durante la sua gestione, non ha ancora avuto focolai, “nonostante questa ultima ondata sia più complessa. Perché dobbiamo gestire pazienti Covid e non Covid, con tanto di due sedute operatorio al giorno”.

Non è molto che Fermano, ma questa piccola provincia la sente già sua. “Però – precisa parlando ai consiglieri comunali – non dimentichiamo che ci sono problemi comuni, come quello del pronto soccorso. Noi ogni giorno abbiamo 10-12 posti letto pronti e disponibili per i pazienti. In passato le ambulanze andavano fuori provincia. E tra poco avremo a fine febbraio pronti dieci posti letto di semintensiva, un cambio pelle della medicina”.

Difficile immaginare invece che a Montegranaro riapra un punto di primo intervento “perché si trova dove ci sono le cure intermedie”. In merito all’altro punto sollevato dalla minoranza, ovvero il potenziamento dei macchinari, Grinta dà risposte più che esaustive: “Le ore di cardiologia aumentano di 8 e abbiamo appena consegnato un ecocardiografo di ultima generazione. Ne abbiamo comperati sei, investendo 250mila euro. A questo aggiungiamo 4 ore di odontoiatria protesica, potenziando anche i mezzi. Così come accadrà per ostetricia e ginecologia che da marzo avranno quattro ore in più”.

Tra l’altro, nel periodo in cui le cure intermedie di Montegiorgio resteranno a Montegranaro, a disposizione ci sarà anche il fisioterapista.

Crede molto nell’ex ospedale di Montegranaro: “È una struttura importante, non si può usare solo in piccola parte. Quello che vorrei, e ci lavorerò con forza, è portare all’interno i medici di medicina generale. Questo sarà fondamentale farlo da qui ai prossimi anni, perché le equipe territoriali sono il futuro e le sto pian piano ricostruendo tutte” ha concluso Grinta prima di lasciare il consiglio e lasciare la parte politica proseguire la discussione.

Raffaele Vitali

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