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Il regalo di Greenwood ad Amandola: compone un brano e lo suona in piazza con l'organo restaurato (foto e video)

19 Agosto 2021

di Raffaele Vitali

AMANDOLA – La duplice attesa. Da un lato, le persone curiose di ammirare l’antico organo restaurato, posizionato per l’occasione di fronte all’ingresso della chiesa del Beato Antonio. Dall’altro, la speranza di vedere Jonny Greenwood, chitarrista dei Radiohead, suonarlo per primo. Un doppio regalo per il sindaco Adolfo Marinangeli e Amandola, che ancora una volta si prende la vetrina dell’estate.

Un’attesa che dura qualche minuto, quello necessario per superare i controlli, affidati allo staff di RisorgiMarche guidato da Giambattista Tofoni, e sedersi in una delle 120 sedie posizionate lungo la scalinata. Pian piano le persone aumentano, cercano spazi lungo il muretto per poter ascoltare, e guardare, anche senza prenotazione.

L’organo positivo è pronto. “Un pomeriggio incredibile che regaliamo ad Amandola insieme a questo organo fantastico. Il grande lavoro dei restauratori, la generosità della società Artieri che è stata lungimirante con il suo presidente Cruciani. Questo è un ulteriore segnale di rinascita. Ridare vita a un’opera del 18esimo secolo con il contributo di tanti, in particolare Regione Marche e Arte Pro Arte. E un grazie particolare a Jonny Greenwood”.

Scatta l’applauso, rimane composto, con la compagna, il musicista che si è seduto di lato, non ha voluto la prima fila. Ma ad Amandola è arrivato nel primo pomeriggio, ha controllato tutto, ha mangiato un gelato, ha passeggiato per il centro. Per lui che gira il mondo, le Marche, e il Fermano in particolare, sono il luogo della quiete e della vacanza da anni.

Luigi Pisani, colonna portante del centro del restauro di Amandola, dove si stanno recuperando tutte le opere d’arte che erano conservate nei luoghi terremotati. E con lui Pierpaolo Pallotti che sull’organo ha saputo recuperare anche i pezzetti più piccoli. “Un restauro lungo perché nulla è stato lasciato al caso e il suono ne è la prova” prosegue il sindaco dedicando un pensiero ai dipendenti comunali, ad assessori e consiglieri.

È il momento di Greenwood. Si alza, insieme con il sindaco toglie il drappo rosso che copre l’organo e poi, con il maestro organista, si siede per suonare alla città il brano composto da lui stesso in onore di Amandola. Un brano di ispirazione indiana, carico di sentimento “pensato per ridare vita all’organo”.

Un brano diverso dal solito, per l’udito meno esperto sembra quasi mono nota, che poi si anima, prima di lasciare il campo al maestro Maurizio Maffezzoli e ai classici brani da organo. “Con questa composizione – spiega Tofoni – ha fatto respirare le canne, il legno dell’organo. Un testo particolare, pensato per far riprendere vita a qualcosa rimasta silente per troppo tempo. Ecco la particolarità di una composizione seguita poi dai classici brani per organo”.

Tornando al restauro è stato lungo e complesso. Tre mesi di lavori senza sosta. “La cosa più difficile è stato recuperare le canne d’organo in metallo. Sono state sostituite con le nuove canne realizzate appositamente. Un lavoro non semplice. Ma tolte le canne, rubate nel passato, le condizioni dello strumento erano buone” racconta Luigi Pisani che ha seguito la parte lignea, mentre su quella strumentale hanno agito le mani di Pierpaolo Pallotti.

“Tolte due canne di legno completamente ricostruite, la tastiera è quella originale e anche i mantici erano ben conservati. È un organo fortunato” prosegue il professore, che si dà anche una spiegazione. “Il fatto chela chiesa in cui si trovava non fosse molto usata gli ha fatto bene. Da sempre i centri poveri contengono al meglio le opere”.

E ora? Per un po’ starà nella chiesa del Beato Antonio in attesa, magari, che venga recuperata la sua casa naturale. Ma l’organo positivo era nato mobile e in movimento tornerà “Abbiamo realizzato due casse da trasporto con norme di sicurezza internazionali. Può andare ovunque nel mondo, le abbiamo costruite con principi che valgono per ogni Paese, può andare anche in America e Australia” conclude Pisani a cui vanno gli applausi, insieme con quelli per Greenwood, al termine di un lavoro da quasi 50mila euro seguito passo passo dalla Sovrintendenza e celebrato con questo concerto che per un’ora ha proiettato la città dei Sibillini nel 700.

E alla fine, tra un selfie e l'altro, in prima fila anche il capo di gabinetto Sadutto e il vicepresidente della Provincia Pompozzi, per Greenwood anche lezione privata sul restauro dell'organo.

@raffaelevitali

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