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Il questore Romano: "Ascoltiamo e garantiamo la sicurezza, vera e percepita". Il vescovo: "La Polizia si prende cura di ogni cittadino"

29 Settembre 2022

FERMO - La Polizia fa festa. San Michele Arcangelo è il suo patrono, dal 1924, e il questore Rosa Romano ha voluto vicino a sé, in Dumo, tutti i vertici delle forze dell’ordine, il procuratore Iannella, il direttore dell’Area Vasta Grinta e tanti sindaci.

I primi ad arrivare sono Paolo Calcinaro, Michele Ortenzi, Endrio Ubaldi, Valerio Vesprini e l’onorevole Mauro Lucentini. Nessun messaggio ad Acquaroli, quello è già arrivato dal Tavolo per lo Sviluppo, ma la conferma che non cambia la stima e il supporto solo perché il voto è andato in maniera diversa.

Durante la messa, l’arcivescovo Rocco Pennacchio ricorda come san Michele i suoi angeli combattevano contro il drago, il serpente antico che seduce la terra. L’emblema della lotta tra bene e male, tra Dio e Satana. “Ma quello che interessa è che il libro dell’Apocalisse ricorda che si vive sempre in una condizione di conflitto. Che è fatto di accuse, lotta, sconfitte e vittorie e consente di mettere a frutto valori ed ergersi a difensori della pace e del bene”.

È questo il pensiero per la Polizia. “Serve sacrificio personale, disponibilità ad offrire la propria vita per vincere il male. Voi incarante una scelta, una missione che vi fa mettere in conto una vita di sacrifici per il grande valore del mettere pace e dello sconfiggere i malfattori” prosegue l’arcivescovo, che poi conclude: “Bisogna sempre favorire il clima di fraternità, che diventa rassicurante. Il mio augurio è che il vostro lavoro nel mantenere l’ordine sia sempre animato dal desiderio di prendersi cura”.

Prima della chiusura, la preghiera della Polizia a San Michele Arcangelo con la richiesta di “renderci forti e vigorosi per portare concordia, onestà e pace”. Prende la parola il questore Rosa Romano: “Con la prefetta Vincenza Filippi (salutata anche dall’arcivescovo, ndr) abbiamo lavorato in perfetta sinergia attraversando e superando non poche difficoltà in anni attraversati da pandemia, crisi energetica, conflitto bellico e crisi economica”.

Ringrazia poi l’arcivescovo e il procuratore, le autorità militari e civili. “Gli amici carabinieri sono sempre al nostro fianco, condividiamo ogni responsabilità. E poi la Finanza che contribuisce con le funzioni specialistiche a fare squadra. E poi un grazie al personale della Polizia, ai nostri sindacati, a chi ci è stato vicino”.

In questi anni ha rappresentato una squadra capace, consapevole e responsabile. Così definisce i suoi agenti. “Abbiamo cercato di interpretare i concetti di polizia di prossimità, abbiamo attenzionato la percezione di sicurezza, a prescindere dai dati statistici sull’incidenza della criminalità. Abbiamo garantito la presenza lì dove il cittadino lo richiede. Anche attraverso operazioni ad alto impatto, usando anche reparti speciali”:

Si riconosce la capacità di ascolto: “Il lavoro di ogni poliziotto è stato finalizzato a stare vicini alle persone in difficoltà. credo che donne e uomini siano riusciti in questo, mettendo in campo professionalità e capacità di comprendere i bisogni e timori dei cittadini. Il nostro, cari poliziotti, è un mestiere che va vissuto con passione, rispetto e consapevolezza” conclude Rosa Romano prima dell’ultimo auto del soprano Stefania Donzelli.

r.vit.

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