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Il porto sangiorgese modello di inclusione: Liberi nel Vento richiama velisti da tutta Europa. "Le barche sono un luogo sicuro"

8 Luglio 2022

PORTO SAN GIORGIO – IL porto sangiorgese vuole prendersi il suon posto a livello regionale e nazionale. Per riuscirci ha più strade: una è infrastrutturale, dal dragaggio al piano di sviluppo dell’intera area, l’altra è sportiva e culturale. Sulla seconda, più semplice, sta lavorando la nuova proprietà insieme con le realtà più attiva. Su tutte l’associazione Liberi nel vento.

“Siamo una famiglia che lavora in sinergia con il territorio. Questo è Liberi nel Vento e anche per questo arriva una regata inserita nel circuito europeo”. In Germania hanno preso il via 24 imbarcazioni, qui a Porto San Giorgio sono 26. “Ci premia la nostra logistica, per questo arrivano atleti anche da fuori Italia” sottolinea Daniele Malavolta.

Una delle prime manifestazioni per il sindaco Valerio Vesprini: “Nel 2012, appena nominato, da assessore allo Sport mi trovai di fronte al Mondiale organizzato da Malavolta. Questa associazione ci mette in vetrina nel mondo e soprattutto ci rende una città inclusiva. La vela è davvero un sport per tutti in questa città. noi investiamo nell’abbattimento delle barriere. Abbiamo appena inaugurato una nuova spiaggia libera attrezzata per evitare ogni blocco. Accessibilità deve essere davvero per tutti”.

In mare si va sotto il controllo della Capitaneria: “Questa è una regata importantissima. Noi siamo vicini a chi ama il mare e lo usa al meglio, in questo caso con lo sport. Il meteo domani sarà impegnativo, ma domenica non avrete problemi” ribadisce il comandante.

Per portare una competizione europea servono aiuti e il Rotary non si tira mai indietro: “In ricordo del nostro socio Raccamadoro non possiamo mancare. Quello che Liberi nel Vento fa è un lavoro unico. La nostra è una parte minore, la sponsorizzazione, ma di certo un aiuto” ribadisce Paolo Pazzi affiancato da Marzia Marchionni.

Se c’è vento, c’è Lega Navale: “Il porto ci unisce davvero. Rappresentiamo la logistica, la Lega Navale – aggiunge Carlo Iommi - sente Liberi un fratello che oggi compie 20 anni, mentre noi tagliamo il centenario”. Regna la parola inclusività nel mondo di Malavolta, da quest’anno anche chi ha disabilità mentali può avvicinarsi alla vela: “Siamo stati il primo club a portare in Sardegna un equipaggio a un campionato nazionale”.

Marina di Porto san Giorgio e armatori continuano a sostenere la squadra. Pietro Foddis è il direttore del Marina: “Siamo onorati di collaborare con una realtà di questo tipo, con chi ha reso la nostra amata vela uno sport per tutti. In sei mesi ho visto una continua crescita con il culmine della gara in Sardegna e oggi con questa tappa europea”.

La Federazione spesso sceglie questa sede per fare attività federale, dal 23 al 29 di luglio il ministero della difesa avrà il suo raduno a Porto San Giorgio, schierando gli atleti vittime di infortunio che fanno parte del loro gruppo Paralimpico. “Questo perché qui c’è davvero la comodità, con tanto di possibilità di parcheggiare i carrelli” aggiunge Malavolta

Luca Savoiardi, presidente Paralimpico, ricorda l’inizio che “sembrava utopico e che invece oggi è una solida realtà che sa attivare continue sinergie e rende ogni barca un luogo sicuro per ogni atleta. Come comitato Paralimpico faremo il possibile per far conoscere sempre più a tutti la possibilità di praticare ogni disciplina”. L’ultimo messaggio è in merito agli stabilimenti balneari: vorrei davvero accessibilità, no ghettizzazioni. Serve un ulteriore salto culturale”.

La sicurezza la garantirà anche la Protezione Civile guidata da Luciano Pazzi: “I nostri volontari quando Liberi nel Vento chiama si segnano tutti. noi ci saremo con il nostro gommone”. Dopo la due giorni di gare, martedì ci sarà una giornata dedicata all’Anmil: “un open day in cui le persone con disabilità potranno arrivare al porto e avere le prime istruzioni per poter veleggiare da soli con imbarcazioni usabili da tutti. dalle 930 alle 1230 chi vuoel può presentarsi. Con Anmil Sport porteremo questa iniziativa in giro per l’Italia”.

E in chiusura il vicepresidente mondiale che arriva dalla Repubblica Ceca: “Venni qui qualche anno fa per il Mondiale, molto ben organizzato. E mi auguro che il successo sia ripetuto questa volta”. Prima prova domani alle 13. Tre prove, al rientro i regatanti avranno pietanze locali offerte. Domenica altre regale, con premiazioni verso le 1630 e la certezza “che a Porto San Giorgio fare vela è la cosa più normale del mondo”.

Raffaele Vitali

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