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Il piano socio sanitario è realtà. Aquaroli: "Ora valorizzeremo davvero il territorio, dando le risposte al cittadino"

26 Maggio 2023

FERMO – Il piano è realtà. Si completa il percorso di Acquarolie e Saltamartini di ridisegno della sanità marchigiana.

Prevenzione, Livelli essenziali di Assistenza, assistenza territoriale e ospedaliera, liste di attesa e digitalizzazione: ecco alcuni dei punti dei programmi contenuti nel Pino Sociosanitario, approvato dalla giunta regionale delle Marche.

“Il nuovo Piano Sanitario definisce la strategia e la visione che vogliamo imprimere alla sanità regionale e introduce molteplici aspetti innovativi: una sanità che torna a mettere al centro il cittadino, che valorizza il territorio per frenare la mobilità passiva, punta ad una sanità diffusa e distribuita per riequilibrare l'offerta socio-sanitaria e i servizi su tutto il territorio regionale. Per la prima volta - sottolinea il presidente Francesco Acquaroli - il piano sanitario parte da una analisi dei fabbisogni effettuata in maniera scientifica, che ci ha restituito la reale domanda sanitaria della popolazione. Da una visione esclusivamente ospedali-centrica si passa a una sanità che vede nel territorio e nella medicina territoriale elementi strategici del nostro sistema sanitario per dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini”.

Conseguire «un reale cambiamento per la riduzione delle disuguaglianze e il miglioramento delle condizioni di vita e dello stato di salute della popolazione» attraverso l'integrazione tra sanità e sociale, il potenziamento dell'assistenza ospedaliera e territoriale, lo sviluppo di ospedali di alta specializzazione e strutture minori diffuse su tutto il territorio, «l'abbattimento delle liste di attesa», la «drastica riduzione di mobilità passiva», l'«integrazione tra servizi pubblici e privati», la lotta agli sprechi, l'«ottimale utilizzo delle risorse regionali, nazionali (Fondo sanitario) ed europee (Recovery Fund)». Sono questi i principali obiettivi descritti nelle 200 pagine del nuovo Piano Socio-sanitario Salute, sicurezza e innovazione per i cittadini marchigiani approvato questo pomeriggio dalla giunta regionale delle Marche.

“Il piano socio sanitario proposto - aggiunge l'assessore alla Salute Filippo Saltamartini - vede proprio nel recupero della mobilità passiva e nel consolidamento e sviluppo del sistema integrato dei servizi territoriali le priorità assolute. In questa prospettiva le azioni devono essere strettamente coerenti con i Livelli Essenziali di Assistenza, e con l'integrazione tra i sistemi dei servizi sociali e sociosanitari, declinando in maniera definita e incontrovertibile la necessità di potenziare il sistema della prevenzione e delle cure territoriali, consolidare i servizi ospedalieri, sviluppare piani assistenziali individualizzati e coerenti con i bisogni di salute, ribadire la centralità dei bisogni del cittadino, con particolare attenzione alle situazioni di disagio e fragilità”.

Nel dettaglio. Per i programmi rivolti a garantire i Lea si evidenziano: la prevenzione, (elementi programmatori per intervenire laddove si presentano le condizioni di maggiore criticità per situazioni di emergenza, fragilità e cronicità a causa di particolari patologie o di specifiche condizioni epidemiologiche e sociali, etniche); assistenza territoriale in tutta la regione, riducendo la mobilità sanitaria e eliminando eventuali differenze nell'erogazione (cure primarie, le Case della comunità, gli Ospedali di comunità, le disabilità, Malattie rare, Salute mentale, Dipendenze patologiche, Cure palliative, sanità penitenziaria); l'assistenza ospedaliera con la rimodulazione delle reti cliniche, il recupero della mobilità passiva, il potenziamento dei servizi in aree particolarmente disagiate, l'implementazione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (Pdta). Strettamente collegati al funzionamento delle aree assistenziali, ci sono il governo dei tempi di attesa, il consolidamento delle modalità di raccordo e coordinamento dei servizi, la gestione del rischio; lo sviluppo dell'assistenza farmaceutica, della protesica e dei dispositivi medici. Inoltre ci sono aree trasversali e di supporto: l'innovazione e la digitalizzazione nel Servizio Sanitario regionale, in particolare la digitalizzazione dei processi clinico assistenziali, la telemedicina, il fascicolo sanitario elettronico.

L'adeguamento infrastrutturale: il Piano socio Sanitario Regionale si deve sviluppare in piena sinergia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), rendendo coerente l'implementazione del progetto regionale con le azioni necessarie su tutte le principali realtà strutturali e infrastrutturali della sanita regionale.

La qualificazione del personale e la valorizzazione della ricerca; gli interventi in ambito normativo, organizzativo e relazionale. In particolare la riqualificazione della rete ospedaliera marchigiana si realizza in base ad un modello che «supera l'ospedale unico in una logica di rete ospedaliera integrata sul territorio».

Un obiettivo che «verrà realizzato attraverso la revisione del livello organizzativo e l'adeguamento della dotazione dei posti letto, il potenziamento della strumentazione tecnologica avanzata, l'integrazione ed il potenziamento dei sistemi informativi, strumenti per la gestione del sovraffollamento nelle strutture di pronto soccorso, il coinvolgimento attivo del paziente nel processo di cura e la realizzazione di nuovi ospedali a Pesaro, Macerata e San Benedetto del Tronto, tenendo conto dei finanziamenti statali già previsti».

Il nuovo Ospedale Materno infantile Salesi di Ancona, l'Ospedale Ancona Sud Inrca Ancona-Osimo ed il nuovo ospedale di Fermo dovranno completare invece la loro realizzazione «in tempi rapidi». Nello stesso tempo, la Regione intende mettere in atto un'azione concreta per il riequilibrio del territorio in risposta alle emergenti necessità assistenziali, in ottica di prossimità, per patologie a media e bassa intensità di cure, soprattutto ad accesso diretto da parte del cittadino.

Pertanto «si intende potenziare e riorganizzare i servizi sanitari territoriali ed extra ospedalieri che dovranno svilupparsi in parallelo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) nella Missione M6 relativa alla Salute. 

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