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Il piano di Grinta per la sanità. "Centro vaccini da Fermo a Montegranaro. Posti letto, cardiologia potenziata e tamponi ai profughi"

21 Marzo 2022

di Raffaele Vitali

MONTEGRANARO – Il direttore dell’Area Vasta Roberto Grinta ha le idee chiare sullo sviluppo sanitario del Fermano: potenziare il territorio, rendendo al contempo sempre più efficiente il Murri.

Direttore, ha scelto Montegranaro come punto di partenza di un viaggio nei distretti, come mai?

“Perché qui c’è un piano ben definito di potenziamento. È entrato in funzione, per fare un esempio, l’ecocardiografo di ultima generazione. Questo significa servizi, rispondere alle esigenze, ridurre i tempi di attesa”.

Cardiologia è una delle sue priorità, visto che il nuovo primario è in arrivo?

Lo nominerò ad aprile. Abbiamo la terzina e presto lo comunicherò. È una figura chiave proprio per lo sviluppo della rete e la definizione delle priorità. Al primario spetterà infatti l’avvio dell’Utic e della semintensiva Utic oltre all’avvio delle azioni nei vari presidi”.

Emodinamica resta una chimera?

“Intanto l’Utic. Poi valuteremo tutto. Vi assicuro che anche in questo ci saranno novità positive”.

Restiamo sul Murri, pediatria in difficoltà, come reagire?

“Situazione complessa. Per compensare stiamo strutturando un accordo con la pediatria del Torrette, una collaborazione tra i due presidi”.

Lei immagina un territorio più forte, cosa significa?

“Questa provincia ha almeno 300 posti letto in meno di residenzialità di quelli che potrebbero servire. Intanto, nel piano di sviluppo ho inserito 40 posti. 20 in più di cure intermedie li attiveremo a Montegiorgio, che è predisposta per 40 ma ne ha la metà attivi. E altri venti potenzialmente proprio a Montegranaro. Struttura in cui ho aumentato gli ambulatori: 4 ore di cardiologia, 4 di odontoiatria, abbinata alla protesica, 4 di ostetricia del primo aprile e presto anche oculistica. Vogliamo poi, come a Sant’Elpidio, portare i medici di famiglia all’interno”.

Ben vengano i servizi, ma anche le strutture hanno bisogno di un restyling?

“Montegranaro è stata inserita all’interno del piano del Pnrr, vogliamo intervenire sulla facciata. A Montegiorgio i lavori sono finanziati e partiti. Amandola procede al meglio. Porto San Giorgio ha un suo percorso definito, Petritoli e Sant’Elpidio sono stati potenziati a loro volta con ecocardiografo di ultima generazione”.

Territorio utile anche per vaccini e tamponi?

“Dal 28 marzo chiuderemo il punto vaccinale a Fermo, quello all’interno della don Dino Mancini dove il Comune ha urgenza di far partire il cantiere di riqualificazione. In contemporanea chiude il centro tamponi al Fermo Forum (inizia Tipicità, ndr). Per questo abbiamo deciso, per ora in via sperimentale in modo da valutare criticità, di creare l’hub provinciale a Montegranaro, ampliando il parcheggio in modo da garantire un accesso facilitato soprattutto per i tamponi”.

Scelta funzionale?

“Siamo passati da 1200 vaccini al giorno a 150. Sono pochi, troppo pochi. Dobbiamo proseguire la vaccinazione perché i casi quotidiani sono troppi. Anche se oggi il virus, che è molto contagioso ma poco violento, per chi è vaccinato diventa una influenza”.

Direttore Grinta, lei sta affrontando anche l’emergenza profughi. Come la gestite?

“Insieme con la questura stiamo allestendo un punto tamponi fuori dalla sede della Polizia. In questo modo saremo certi di fare un monitoraggio completo, visto che tutti devono andare in questura per i documenti. Al contempo così tuteliamo la salute anche degli operatori, visto che in ufficio entreranno solo i negativi al tampone. Poi ci saranno le vaccinazioni”.

Tra le criticità c’è sempre quella del pronto soccorso, come procede?

“La situazione è migliorata. Stiamo gestendo tra i 60 e i 70 accessi al giorno. Per lo più sono codici verdi, questo significa che più potenzieremo il territorio e più alleggeriremo il Murri”.

Ascoltano soddisfatti l’onorevole Mauro Lucentini e il sindaco Endrio Ubaldi: “Il potenziamento del territorio è la linea guida dell’assessore Saltamartini e Grinta la sta realizzando al meglio. Riaprire gli ambulatori nei piccoli ospedali riduce anche le spese dei cittadini, facendoli sentire più sicuri. Ogni luogo avrà le sue risorse, senza depauperare nessuno”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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