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Il piano di Fenni: filiera di distretto con incentivi e sgravi. "Da Tod's a Prada, sigliamo un accordo per far lavorare calzaturieri e accessoristi locali"

29 Gennaio 2021

MONTEGRANARO – Cambio di strategia in casa Confindustria. Non più, o meglio non solo, richieste alla politica e alle banche, ma in primis agli imprenditori stessi. Il settore calzaturiero ci prova con il presidente Valentino Fenni che va oltre il semplice concetto di rete ed entra nella filiera produttiva dove devono ritrovarsi i migliori imprenditori a guidare un pullman su cui devono poter salire i piccoli più capaci. Chiaramente questo deve essere accompagnato da politiche economiche mirate.

“Filiera significa dare incentivi e crediti agevolati a chi si mette insieme, a chi crea una catena produttiva che coinvolga ogni settore, dalle scarpe agli accessori e le pelli. Per farlo, però, serve che i ‘big’ del nostro settore si mettano in gioco. Dalla Tod’s a Fendi passando per Prada e Valentino, che producono nel nostro territorio, è necessario che gli imprenditori che rappresentano le realtà produttive più dinamiche e solide decidano di puntare con forza sulle maestranze del distretto.

Umanamente – è sicuro Fenni che guida i calzaturieri di Centro Adriatico ed è anche vicepresidente di Assocalzaturifici - già sono pronti, lo sappiamo, ma poi ci sono i bilanci. Qui si può intervenire, con fondi che diventano in realtà investimenti”.

Quello di Fenni è un vero appello, che vorrebbe diventasse quanto prima un tavolo di lavoro. Anche perché di possibili imprenditori da mettere alla guida dei pullamn delal filiera ce ne sono diversi, anche un gradino più in basso delle griffe, in particolare chi lavora con i brand: Paniccià e Zengarini son due dei nomi di riferimento in questo campo.

“Mi appello ai colleghi, ma soprattutto alla politica perché trovi bandi e soluzioni. Inutile inseguire maxi sgravi, qui parliamo di azioni concrete”.

I calzaturieri vogliono guardare al domani, alla ripresa che dovrà arrivare: “Giusti i ristori, perché chi chiude deve poter vivere. Ma poi bisogna guardare allo sviluppo. Regione e Governo, sperando che si superi in fretta questa crisi irreale e lontana dai problemi del Paese, devono pianificare azioni mirate che vadano incontro alle necessità” prosegue Fenni.

Il presidente come tutti è in attesa di capire se ci sarà di nuovo un tempo per le fiere fisiche: “Siamo in balia del Covid 19, della campagna di vaccinazione, delle strategie di ogni Paese europeo. Non è facile orientarsi in questo momento, ma non ci si può fermare”.

A tutto questo, Confindustria Centro Adriatico aggiunge un’altra richiesta semplice: “Il credito. Anche nei confronti delle banche la filiera potrebbe diventare un riferimento, una garanzia. Senza ordini, con le produzioni ai minimi, investire sulla digitalizzazione delle imprese è necessario. Ancora di più fino a quando non torneremo a viaggiare, a incontrare i buyer, a far toccare i nostri campioni. Ma per questo servono risorse e subito”.

@raffaelevitali

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