FERMO – Non ha dubbi Luca Piermartiri: Francesco Verducci è il nome su cui puntare in vista delle elezioni di settembre. Il senatore, per il segretario provinciale Dem, merita un nuovo mandato.
“Il Partito Democratico ha provato, con senso di responsabilità, ad evitare questo epilogo. Tuttavia, ora è pronto a dare all'Italia le risposte e la stabilità necessarie e ad evitare l'avanzata non di un centrodestra, bensì di una destra estrema”.
Il segretario ha riunito il board e lancia il suo messaggio: “In modo unanime chiediamo al senatore Verducci di continuare a rappresentare l'intera regione e, in particolare, le tre Province del Sud delle Marche poiché ha dimostrato di essere un valido riferimento per l'intero territorio, dando voce in Parlamento alle istanze sociali più urgenti”.
Non solo Verducci, il Pd presenterà in lista altri nomi importanti: Nicola Loira, ex sindaco di Porto San Giorgio, come anticipato, sarà della partita. “E poi Moira Canigola, sindaca di Monte Urano e già Presidente della Provincia di Fermo”. Interessante questo scelta da parte del partito, che invece non aveva sostenuto la Canigola in provincia, dove avrebbe potuto facilmente fare un secondo mandato se solo non si fosse giocato su più tavoli, finendo poi per perdere le elezioni comunali a Sant’Elpidio a Mare e Porto San Giorgio. Ma magari si saranno resi conto dell’errore.
Il segretario nella lista ha poi inserito Meri Marziali, sindaca di Monterubbiano, e Carla Piermarini, neo sindaca di Ortezzano. “Sono molto orgoglioso della rosa proposta dal PD in vista di una sfida elettorale decisiva. Nomi forti, credibili e che danno autorevolezza al fermano grazie ai ruoli svolti o/e che tuttora svolgono egregiamente. Scelte fatte con i giusti criteri, in pieno rispetto della parità di genere (2 uomini, 3 donne) e che abbracciano l'intero territorio" precisa il segretario.
Che poi torna su Verducci, che ovviamente il partito vorrebbe blindato nell’unico posto in Senato che il Pd riuscirà a prendere nelle Marche: “Verducci è stato autore di un lavoro legislativo di rilievo nazionale. Infatti, portano il suo nome le leggi che hanno introdotto l'indennità di discontinuità per i lavoratori delle arti e della cultura e che ha dato il giusto riconoscimento ad un settore fondamentale per l'Italia e il nostro territorio; così quelle che hanno riformato l'università italiana contrastando la precarietà dei ricercatori e sostenendo il diritto allo studio. È stato un riferimento nelle battaglie per i diritti civili e sociali, per l'introduzione della cittadinanza ai bambini che sono nati e che studiano in Italia, ed è il primo firmatario della mozione per la cittadinanza italiana a Patrick Zaki”.
