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Il padre detta le regole, la madre accudisce: rivolta contro le parole di Ciccioli. Morani: "Idea di famiglia medievale"

23 Febbraio 2021

FERMO – La tecnica forse è quella di alzare il tiro, cambiando ogni volta obiettivo, in modo da far dimenticare quello prima. A guidare la strategia è Carlo Ciccioli capogruppo di Fratelli d’Italia, il partito del presidente Acquaroli, in Consiglio regionale.

Dopo le polemiche delle settimane scorse sul tema della natalità e del no all’utilizzo della Ru486 nei consultori, il consigliere si espone nuovamente: “Il padre deve dare le regole, la madre deve accudire”. Le parole, riportate dal Resto del Carlino, fanno parte di una proposta di legge regionale del partito per “dare un quadro di riferimento normativo unitario sui temi della famiglia, della genitorialità e della natalità”. Una proposta di legge che per Fdi vuole “tutelare la famiglia e rinsaldare le fondamenta sulle quali si basa sostenendo la natalità e la genitorialità”.

Per la presidente della commissione Sanità, Elena Leonardi (Fdi), si tratta di una proposta che "riordina e ridisegna alcune normative in materia che necessitavano di attualizzazione soprattutto in rapporto a temi centrali per il futuro dell'istituto familiare".

Il problema non è tanto nel fine, la tutela della famiglia, quanto nel modo in cui ci si dovrebbe arrivare secondo lo psichiatra: “Distinzione dei ruoli, padre e madre: senza una di queste figure i bambini possono zoppicare andando avanti nella vita. Queste cose si studiano in psicoanalisi”. Inevitabile che si scatenasse la reazione politica.

La prima a prendere parola è onorevole Alessia Morani, fino a pochi giorni fa sottosegretaria al Mise: “Nelle Marche sta succedendo qualcosa di grave da un punto di vista politico e culturale. La destra che si è affermata nelle ultime elezioni regionali sta portando avanti scelte che evocano il ventennio fascista. Questa è una proposta palesemente incostituzionale che rivela una concezione della donna e delle famiglie medievale. Credo serva una mobilitazione della comunità marchigiana di fronte a questa maggioranza regionale che vuole riportarci indietro di 100 anni. Non possiamo più tollerare questa deriva culturale e politica”.

Stessa linea per Articolo 1: “Non finiamo mai di stupirci per l'arretratezza culturale che la destra marchigiana dimostra in particolare quando si riferisce alle donne e alla società contemporanea. Ritorna fuori la 'famiglia naturale frutto ideologico di stampo religioso che nulla ha a che fare con scienza e cultura”.

Il responsabile nazionale sanità del partito, Gianluca Busilacchi, entra nel merito della citazione: “Ma in quale manuale di psicoanalisi si studia che l'uomo detta le regole e la donna accudisce a capo chino?”. La questione, tra l’altro, è tutt’altro che lessicale, visto che nel piano di Acquaroli, la Regione dovrebbe indirizzare gli aiuti economici solo alle ‘famiglie naturali’, quelle con “un padre che dà le regole e la mamma che accudisce, secondo il classico schema discriminatorio contro le donne ben consolidato e applicato in diversi ambiti, tra cui quello del lavoro”.

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