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Il Murri cresce: 18 nuovi posti letto di Medicina. E Saltamartini investe: "Robot deliberato ed emodinamica. Portiamo anche dermatologia"

27 Agosto 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – I nuovi letti di Medicina sono pronti ad accogliere i pazienti che hanno bisogno del Murri. Seicentomila euro di investimento, via fondi nazionali per la gestione Covid e alcune risorse interne, che portano il reparto diretto dal dottor Angelici a dotarsi di 10 nuovi posti letto di subintensiva, “per la prima volta al Murri”, e di altri otto normali.

“L’area medica verrà riorganizzata, come già fatto per l’area chirurgica. Questo permette una miglior gestione anche del pronto soccorso” esordisce il direttore generale Roberto Grinta. Ha un punto di osservazione privilegiato l’assessore Mirco Giampieri, che dell’Area Vasta 4 è dipendente: “Mattoncino dopo mattoncino vedo il miglioramento dell’ospedale. Ma soprattutto questo permetterà ai professionisti, alle risorse umane, di continuare a dare tutto quello che possono. Che è tanto. Spero che la Regione di finalmente a Fermo quello che merita”.

L’ingegner Alberto Franca ha seguito i lavori che hanno portato alla nascita di un reparto colorato, grande e con due murales, realizzati dall'artista Tesei di Montappone, che lo rendono unico a livello regionale: "Una vera riqualificazione per Medicina che è spalmata in tre blocchi, includendo anche Amandola che ospitiamo da dopo il sisma. Ora, con queste aree attrezzate non ci saranno problemi a gestire l’emergenza. Teniamo conto che l’ospedale è saturo come spazi, quindi ogni innovazione è un aiuto”.

Incassa Stefano Angelici, primario di Medicina, che ha vicino alcuni colleghi, come Yehia di Urologia. “Dobbiamo alleggerire il pronto soccorso, questi posti sono una risposta. Il Covid ci ha fatto crescere a livello professionale, è stato un catalizzatore e acceleratore. Ma già prima sapevamo la necessità. La subintensiva in Toscana è arrivata nel 2006, in Puglia nel 2013. Quindi ora entriamo nel futuro con un nuovo reparto che risponde alle necessità. Dovremo saper dare ora la giusta risposta. Come primario sento il direttore presente, prendo il telefono e lo chiamo, qualcosa di impensabile fino a poco tempo fa”.

Vicina alla sanità è la prefettura, in questo caso con la vicaria De Notaristefani: “La sinergia tra le istituzioni è fondamentale. Qui si raccolgono i frutti di un fare rete che poi serve ad aiutare i cittadini. Questa provincia era rimasta indietro, ora c’è la rimonta”. Conferma il direttore Grinta la funzionalità del sistema: “Durante il Jova Beach non c’è stato un solo paziente arrivato al pronto soccorso, questo significa che c’è stata una macchina perfettamente organizzata”.

Il vice questore Stavale è rimasto colpito dal Fermano, dove da poche settimane è arrivato: “Il lavoro delle forze di polizia è facilitato se c’è voglia di comunità. Si respira l’amore per la terra. Ha ragione il dottor Grinta, se un concerto con 30mila persone non crea problemi è perché ogni tassello è stato messo al posto giusto”.

La speranza è che la stessa organizzazione pian piano faccia crescere il Murri, anche per mano della direttrice del presidio, la dottoressa Draghi. L’onorevole Albano, sambenedettese ma rappresentante di due province, riparte dalla crescita del Murri ma chiede anche “di non arretrare sul potenziamento dell’emergenza – urgenza, che l’estate mette ancora di più in luce. Per questo settore credo che sia necessario anche un trattamento economico diverso per chi ci lavora”.

Mauro Lucentini, prossimo senatore, sulla sanità spinge: “Se prima si è fatto poco, ora pian piano stiamo costruendo. C’erano promesse che oggi stanno diventando carta. Domotica, robot e se vogliamo la monti – mare che chilometro dopo chilometro diventa realtà. Non abbiamo miliardi da investire, abbiamo un nuovo Murri che stiamo riempiendo di contenuti. Ma intanto agiamo sul vecchio. Non focalizziamo sulle ‘stupidaggini’ come un cartello ad Amandola che poi si risolve in un’ora con due telefonate al direttore dell’Area Vasta”.

Prima dell’assessore regionale Filippo Saltamartini, un saluto da parte dei consiglieri Marco Marinangeli, “con la modifica della Legge 13 ridisegniamo la sanità e la miglioriamo superando una visione giusta quando è nata ma poi non raggiunta e potenziamo la forza del personale con borse di lavoro per formare i giovani medici”, e Jessica Marcozzi che ribadisce “come così invertiremo l’abitudine dei marchigiani di andare a curarsi fuori regione e fuori provincia”.

Per evitare questo, si investe: “Il 20 inaugureremo la nuova sala gessi e un paio di giorni dopo la nuova casa della salute a Sant’Elpidio a Mare, un modello unico a livello regionale, con i medici che lavoreranno anche il sabato garantendo continuità assistenziale” riprende Grinta.

Conti in ordine e nuovi letti, la sanità a Fermo è sana, ribadisce con orgoglio Grinta. “In Regione abbiamo raddoppiato i posti letto di terapia intensiva. La struttura di Civitanova – interviene Saltamartini - ha creato un problema di gestione con il personale. Noi oggi abbiamo più posti nelle strutture interne. Abbiamo investito negli anticorpi monoclonali che guariscono dal Covid. Poi la vaccinazione nei palazzetti dopo i test di massa, abbiamo vaccinato 1,2 milioni di marchigiani con tre dosi. Da gennaio ad aprile 1 milione di dosi. Tutto con sacrificio e livello organizzativo”.

Ma non basta: “Le performance organizzative devono crescere. E per questo chiamo, critico, indico percorsi. Avevo chiesto ai direttori di garantire le ferie al personale, per questo ad Amandola era accaduta la ‘scopertura’ del servizio, garantito comunque dal 118. Insomma, nulla viene lasciato a sé” chiarisce con piglio.

Poi rilancia. Tra il 2023 e il 2025 a Fermo ci saranno ospedale nuovo, finanziamento sulle tecnologie e nuovi medici formati. “Sappiamo di avere un problema di liste di attesa, ma ragionando sul fabbisogno interverremo. Sulla base della domanda delle prestazioni ci organizzeremo per garantire le risposte a tutti, chi ha meno risorse economiche in primis”.

A Grinta lascia sul tavolo un compito importante: “Direttore, nei prossimi mesi dovrai redigere l’atto aziendale, metterai in fila i medici e gli darai soddisfazione garantendo il necessario in base al fabbisogno. Se emodinamica e dermatologia (l'assessore si è confrtonato a lungo con il dottor Morresi, ndr) o robotica li mettiamo nel piano, allora siamo in grado di portare avanti un percorso. La robotica – riprende Saltamartini – l’abbiamo deliberata”.

Tutto questo verrà fatto in tre mesi, visto che a gennaio l’assessore vuole sapere esattamente quali sono le lacune e cosa può essere un perno regionale. “Vengo spesso a Fermo, prendo impegni. Robot ed emodinamica arriveranno. Appena la nuova legge 13 sarà in vigore, ogni direttore avrà risorse e responsabilità nei confronti delle risposte non date” conclude l’assessore.

@raffaelevitali

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