FERMO – Un’interrogazione, in consiglio comunale, a cui dovrà rispondere il sindaco Paolo Calcinaro. A presentarla, in merito all’utilizzo dell’ex Mercato Coperto da parte della Fondazione ITS Smart Academy, non è però Paolo Nicolai o Stefano Fortuna, ovvero Pd e 5 Stelle, ma i consiglieri della lista La città che Vogliamo.
Ovvero, quei consiglieri che ognuno nel suo ruolo, dall’allora presidente del consiglio comunale al capogruppo, erano in maggioranza mentre si definivano gli accordi con l’ITS, visto che gli atti sono del 2023 e 2024 (leggi l'articolo).
Oggi, stimolati dalle osservazioni avanzate dall’ex onorevole Morani e dalla giornalista Amurri, i quattro consiglieri, passati all’opposizione, chiedono “chiarimenti su atti, condizioni economiche e progetto Campus all’ex Conceria”.
Nel dettaglio, denunciano che “non risultano accessibili documenti ufficiali che chiariscano in che modo la Fondazione stia utilizzando questi locali comunali” e per questo chiedono al sindaco “di rendere pubblici tutti gli atti relativi a modalità di concessione degli spazi (contratto, durata, condizioni); eventuali costi o canoni versati dalla Fondazione; spese sostenute per l’allestimento; accessibilità degli spazi da parte di scuole, associazioni o imprese, anche tramite la piattaforma di prenotazione comunale”.
Chiarimenti che sicuramente arriveranno, partendo da quello che già dovrebbero conoscere i firmatari. Ovvero che l’Its si è aggiudicata la manifestazione di interesse per la gestione "con un investimento di 2,6 milioni di euro, che sono serviti per completare e accelerare la rigenerazione del mercato coperto" spiegavano nel marzo del 2024 gli amministratori.
Così, l’Its si è garantito la gestione degli spazi del piano superiore e di quello intermedio, che è ancora in via di ristrutturazione. Nel mentre, hanno messo a terra circa 350mila euro di investimenti per attrezzare l’auditorium Pertini con tecnologie, arredi e via dicendo, funzionali soprattutto ai sei corsi che avranno sede a Fermo. Tra gli interventi ancora mancanti, per completare lo spazio oggi utilizzato, c’è l’angolo cucina, che da solo vale 160mila euro.
Tra le richieste dei consiglieri de ‘La città che vogliamo’ c’è anche la modalità di utilizzo della sala. Un aspetto è noto, quando è stato firmato l’accordo di gestione, il comune si è garantito 60 giornate di utilizzo, proprie o per terzi che ne facciano richiesta, che nulla hanno a che vedere con la gestione ordinaria affidata alla Fondazione Its, che poi a sua volta si è affidato a una cooperativa.
Nell’interrogazione presentata da Francesco Trasatti, Nicola Pascucci, Savino Febi e Manolo Bagalini, entra anche un ulteriore aspetto, che definiscono di trasparenza. “Vista la doppia carica del presidente Santori, anche a capo della società regionale SVEM, chiediamo se il Comune abbia adottato misure per evitare possibili conflitti di interesse, come richiesto dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Vogliamo sapere se sono stati richiesti piani anticorruzione, dichiarazioni specifiche o valutazioni sul rischio reputazionale”. Domande lecite, sempre ricordando che Santori ricopriva ill doppio ruolo anche nel 2023 e 2024, ma non erano state sollevate obiezioni di alcun genere.
“È una questione di trasparenza e corretto utilizzo di risorse pubbliche e i cittadini hanno il diritto di sapere” ribadiscono i quattro. “E’ una polemica chiaramente elettorale, loro c'erano e conoscono i passaggi. Ma ovviamente risponderemo e chiariremo quanto chiesto” fanno sapere dall’amministrazione Calcinaro (nella foto l'inaugurazione).