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Il Gol della Regione contro la disoccupazione. Aguzzi: 20 milioni per formare 14mila persone e rigenerarli per le aziende

3 Marzo 2022

FERMO – Pnrr non è solo opere pubbliche. “Fortunatamente prende a carico anche tematiche legate alle crisi occupazionali” sottolinea l’assessore regionale al lavoro Aguzzi. La Regione Marche ha creato bandi per politiche attive del lavoro, vocate all’occupazionalità dei disoccupati. Gol, garanzia occupazionale lavoro, è un progetto che per cinque anni gestirà una montagna di soldi, per il primo anno sono 23 milioni di euro.

“Un progetto frutto di un lungo lavoro tra le varie Regioni. Uno dei parametri è il numero dei percettori di reddito di cittadinanza, oltre che dei disoccupati. Si è discusso a lungo, per evitare che i fondi finissero tutti al sud. E così c’è stato un riequilibrio” prosegue.

Marche protagoniste e premiate con decine di milioni “e una gestione diretta delle risorse, con la scelta delle iniziative in proprio”. Il progetto prevede la presa in carico, come spiega il dirigente Terzoni, di 14580 persone. Percettori di Naspi, quindi fine lavoro, cassa integrazione per cessata attività, o chi riceve il reddito di cittadinanza. Quindi figure disoccupate ma già all’interno di metodi di sostegno. “Se troviamo occupazione a queste persone, tagliamo la spesa già in corso”.

I tempi di azione sono veloci: ad aprile la pubblicazione degli avvisi nei vari centri per l’impiego, entro maggio la presa in carico, da luglio a settembre l’avvio dei percorsi di inserimento. “Le persone saranno formate da enti scelti dalla Regione e saranno orientati verso le attività che il mercato richiede”.

Orientamento, formazione e ingresso nell’impresa, con il coinvolgimento delle agenzie private per trovare le migliori soluzioni. “Siamo sicuri che le Marche subiranno le ripercussioni per la crisi in Ucraina, quindi ogni professionalità merita di essere seguita e reinserita”.

Il dirigente Terzoni entra nel tecnico. “Nel 2022 si sono ormai esaurite le risorse del Fondo sociale europeo che finanziano le politiche della formazione al lavoro e la nuova programmazione non sarà pronta prima di fine anno”.

Non c’è un vero target, ogni categoria è coperta, dai giovani alle donne passando per i fragili. Ci sono almeno 4mila persone da mettere in formazione, “e questo è un perno del progetto”. Ci saranno tirocini, work experience e risorse per la creazione d’impresa. “Sarà un progetto che ci permetterà anche di valutare i sevizi pubblici e privati nel campo del lavoro” prosegue Terzoni.

Diversi i percorsi, con la fondamentale fase di up-skilling (aumento competenze con formazione di 150 ore) e re-skilling (una ricostruzione delle competenze) del lavoratore. Ci sono poi un percorso specifico per i disabili, in collegamento con gli Ambiti sociali, e uno di ricollocazione collettiva.

“In futuro istituiremo un fondo aziendale per le politiche attive in caso di crisi aziendali, per reagire in maniera rapida senza dover attendere nuovi bandi” ribadiscono. Insomma, la Regione vuole andare davvero in gol contro la disoccupazione puntando per ora sulla formazione, “pensiamo alla stagione turistica alle porte e alle tante imprese che cercano personale e non lo trovano”, senza chiudere le porte in futuro a nuovi incentivi alle aziende per il mantenimento del nuovo personale inserito.

r.vit.

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