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"Il futuro è vostro". La grande festa per l'ultima campanella dei diplomati Itet, la scuola che attira sempre più studenti

20 Luglio 2023

FERMO – Una festa dei diplomi iniziata con le immagini di Falcone e Borsellino, un messaggio ai giovani, al futuro. “La coincidenza della data ci ha dato l’opportunità di partire con la riflessione. Scuola è festa, a resta sempre un luogo di educazione che deve partire dalla memoria” sottolinea Cristina Corradini, dirigente dell’Itet Carducci galilei di Fermo.

Un ricordo che ha toccato i partecipanti, anche per le parole che il professore Giuseppe Lupoli, impeccabile presentatore della serata di cui ha curato tutta la realizzazione, ha letto: “La lezione che Borsellino ci lascia consiste nella convinzione che la mafia si combatte con l’azione della magistratura, delle forze dell’ordine, con la buona politica, ma soprattutto con l’educazione. Alimentare una coscienza civile diffusa è l’unico vero antidoto per combatterla. Strumento fondamentale, riteneva il magistrato, insieme alla famiglia, è la scuola, agenzia educativa per eccellenza attraverso la quale i giovani devono formarsi come persone e cittadini onesti”.

C’è tutto questo dentro una delle cerimonie che più è mancata al mondo dell’Itet negli anni della pandemia. L’Itet, nell’anno del suo centenario, ha ritrovato uno dei momenti più sentiti e l'ha condiviso anche con l'Ufficio scolastico regionale. “Che meraviglia villa Vitali, rinnovata e ancora più accogliente. È la nostra casa, nel 2024 saremo ancora qui, ancora più determinati. Questa è la festa dei ragazzi, non solo perché finiscono un percorso, ma perché abbiamo potuto mettere in mostra tante eccellenze” ribadisce la dirigente.

Un evento che ha colpito le istituzioni, presenti. Dal consigliere regionale Marco Marinangeli, “scuola e territorio sono sempre più unite, qui si creano i lavori del futuro”, all’assessora alla cultura Micol Lanzidei, “bello vedere la villa piena di giovani, sono i veri protagonisti”, fino alla consigliera provinciale Pisana Liberati, “si respira sinergia, rete, partecipazione che è quello che una scuola deve lasciare nei ragazzi”.

Ogni momento è stato pensato e inserito, dalla danza della Nasco alla banda diretta dal prof Stizza, per far sì che il faro fosse sempre acceso su chi per cinque anni, e non solo, si è impegnato tra i banchi, ma anche dietro le cattedre” e per questo dico grazie a tutti i docenti”.

Tra le chicche, il ginnasta medaglia d’oro agli europei Mario Macchiati, che all’Itet ha studiato, e tanti studenti che hanno partecipato, e brillato, a concorsi nazionali: Learning By Doing e ‘Conoscere la Borsa’ sono due esempi, poi ci sono quelli organizzati da Banca d’Italia o a livello didattico per gli studenti di Grafica e Comunicazione, corso che ha diplomato i primi alunni.

“Una serata in cui abbiamo dato valore al tempo. Sia perché si celebra un quinquennio, il tempo della scuola, sia perché stiamo celebrando il nostro centenario. E sia perché ci rendiamo conto, in queste occasioni, che da noi parte il prossimo secolo di vita della scuola. E lo facciamo alzando l’asticella dell’innovazione e della qualità dei servizi, come ci ha riconosciuto anche il consigliere Marinangeli” prosegue la Corradini.

Una scuola che parte con numeri in crescita, superati i 750 alunni, in primis con i geometri, figura sempre più richiesta, e poi con Grafica e comunicazione. “Siamo una scuola in controtendenza, considerando il calo demografico”.

Canto, ballo e la cerimonia finale con l’emozionante ultima campanella suonata dalla dirigente Corradini con il lancio del cappello da parte dei diplomati. Che si sono emozionati ascoltando due giovani cantanti: il primo è Michele Mazzaferro, giovane cantautore che ha convinto tutti con ‘Pupille’. E poi Ludovico Candidori che con ‘Uno Pari’ ha vinto il premio nazionale Chiara Lubich.

E ora? “Si riparte a settembre, con le lezioni e poi con gli ultimi appuntamenti del centenario, in primis la realizzazione con il comune di fermo un itinerario turistico sui lughi carducciani, insieme con le associazioni culturali” conclude soddisfatta la dirigente Corradini che con il grazie a Lupoli si rivolge a tutto il personale dell’Itet Carducci Galilei.

Raffaele Vitali

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