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Il ciclone Pizzuti sul Micam. "Azienda snella con startegie chiare: la Cina è una risorsa. Abbiamo rigenerato ogni brand"

18 Settembre 2023

di Raffaele Vitali

MILANO/MONTEGRANARO – Non parla spesso Maurizio Pizzuti, ma da dire ha tanto. È uno dei ‘big’ del distretto fermano – maceratese. Da sempre. Oggi, con la sua Zeis Excelsa, su cui ruotano una serie di marchi tra cui Cult, Docksteps, Guardiani e Virtus, ha ripreso importanti fette di mercato.

“Abbiamo riorganizzato completamente l’azienda, è leggera, dinamica e competitiva”. Per chi era arrivato a fatturare centinaia di milioni di euro, grazie anche all’investimento fatto anni fa su Bikkembergs poi venduta, chiudere il 2023 con 25milioni di fatturato è un grande risultato. “E nel 2024 vogliamo arrivare a 30”.

Maurizio Pizzuti, andiamo per gradi. Lei è stato tra i primi a credere nella Cina per produrre. Un bilancio?

“Per produrre in Europa, e in Italia, e fare grandi volumi devi essere una griffe. Altrimenti non si è competitivi. In Cina noi abbiamo trovato partner efficienti, sono molto bravi. Ma non è stato qualcosa di semplice”.

Cosa intende?

“Nel 2019, per capirci, ho passato in Cina 110 giorni. Così ho creato una struttura industriale che non conosce intoppi. Le scarpe per essere vendute devono avere un prezzo competitivo. Se vai in negozio a 220 euro anziché 140 cambia tutto. Noi abbiamo scelto di mantenere la qualità, ma a prezzo sostenibile. Non è semplice lavorare in Cina, il rapporto umano che si riesce a creare è fondamentale. Ma ora produciamo centinaia di migliaia di paia all’anno. I container arrivano puntuali, come i nostri pagamenti. È un’operazione win win”.

In Italia era impossibile?

“In Cina se dimostri serietà, non ti chiedono di pagare tutto prima. La merce arriva, la vendi e saldi. Poi che uno abbia le garanzie per superare le difficoltà è il plus. In Italia è tutto più complicato”.

Cosa resta della Zeis a Montegranaro?

“Tanto, è il nostro cuore. Abbiamo due magazzini tecnologici che ci permettono di essere logisticamente affidabili. E poi le spedizioni, l’amministrazione, la gestione dei negozi e parte della prototipia. Anche se ora ho investito su Milano, che è la città creativa per eccellenza. Chi è qui spesso ha una marcia in più. Giusto quindi renderla una sede fissa nello sviluppo aziendale, ho scelto un loft industriale. A Montegranaro abbiamo comunque 26 dipendenti”.

Siete nati 75 anni fa, lei ci lavora da 51, Zeis dove guarda?

“Dobbiamo riconquistare fette di export. Il covid ci ha frenato, facendolo scendere al 10%. Il piano aziendale prevede una crescita per arrivare rapidamente almeno al 30, se non 40%. Per farlo, anche qui servono strategie. Con la Turchia, ad esempio, lavoriamo bene e abbiamo trovato un sistema di commercializzazione che evita i pesanti dazi. In questo caso noi prendiamo delle royalties”.

L’Italia è un mercato ancora florido?

“Inutile negare la fase di difficoltà le famiglie sono in difficoltà, i consumi sono calati. Benzina, bollette, cibo, tutto è rincarato. perché comprare le scarpe nuove? Piuttosto si va al ristorante e in vacanza”.

Lei ha tanti marchi sotto un unico cappello, come vanno?

Cult è senza dubbio il nostro leader, garantisce metà del fatturato. Abbiam investito in Guardiani, che è tornato sul mercato dopo due anni di stallo e vale 5 milioni di fatturato. Parliamo di 80 mila paia a stagione. Nel nostro piano deve arrivare a dieci entro quattro anni, la qualità è rimasta, il prezzo è più competitivo. Sempre perché i cinesi sono bravissimi”.

E poi c’è Docksteps.

“Anche qui, 5 milioni di fatturato. Al suo fianco cresce Oxs, soprattutto con l’ultima collezione. Per Virtus è in atto un percorso di consolidamento, sapendo che è anche la nostra linea total look”.

Novità?

“C’è la linea curata da mio figlio, Adno, ovvero onda al contrario. La produciamo in Cina, è estremamente performante e piace. Una scommessa vinta. Prima campagna vendite, diecimila paia. L’abbiamo affidata un cliente Coreano, ne ha vendute 20mila. L’abbiamo data in gestione, per cui incassiamo le royalties. È un sistema di business, ragionato. E dà i suoi frutti”.

Pizzuti, Montegranaro come la guarda oggi?

“Non ci penso, so quello che faccio. Ma oggi guido un’azienda sana e in crescita, con 3 milioni di Ebitda. Mi alzo ogni mattina sapendo che ho una strategia chiara, a prescindere da chi parla attorno”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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