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Il caso Ru486. In mille per dire NO alla Regione. Boldrini: "Le donne resisteranno, non subiremo la soppressione dei diritti"

6 Febbraio 2021

ANCONA – Erano in tanti ad Ancona per dire “Legge 194, indietro non si torna”. E poi, frasi semplici e chiare: “Non un diritto di meno; le donne hanno fatto la resistenza al fascismo e combatteranno il nuovo oscurantismo”.

Una maxi manifestazione con 79 tra partiti, associazioni e movimenti di sinistra. Tra gli altri, un migliaio le persone, c'erano diversi componenti del gruppo consigliere Pd Marche: il capogruppo Maurizio Mangialardi, l'ex presidente dell'assemblea Antonio Mastrovincenzo, la consigliera Manuela Bora. Tra loro anche la deputata dem Laura Boldrini.

L'iniziativa arriva dopo la bocciatura in Consiglio regionale, da parte della maggioranza di centrodestra, di una mozione del Pd che chiedeva il rispetto delle linee guida del ministero della Sanità sull'attuazione della legge 194 e in particolare la possibilità di somministrare la pillola abortiva Ru486 anche nei consultori. In aula, il capogruppo di Fdi Carlo Ciccioli (preso di mira da diversi slogan su cartelli) aveva parlato dell'aborto come di una «battaglia di retroguardia», sottolineando invece il problema della «denatalità» e i rischi di «sostituzione etnica».

Polemiche avevano suscitato in precedenza le prese di posizione dell'assessora regionale alle Pari Opportunità Giorgia Latini (Lega) «contraria all'aborto e comunque a favore della vita e della maternità». Entrambi non hanno 'messo in discussione’ la '194', ribadendo la necessità invece di una «corretta e piena applicazione» della legge.

“Fa un brutto effetto tornare ad Ancona quando c'è una minaccia ai diritti delle donne all'autodeterminazione - ha ribadito la Boldrini - e quando c'è una rimessa in discussione dell'anti-fascismo, dei nostri valori costituzionali. Mi fa piacere vedere questa piazza piena di gente, uomini e donne che non ci stanno, persone democratiche e vogliono reagire a quella che sta diventando una deriva. I marchigiani e le marchigiane non si meritano questo. Noi non possiamo diventare il laboratorio di un tentativo di sopprimere le libertà civili che ci siamo guadagnati a carissimo prezzo. Bisogna dire No, - ha concluso - sono qui e sarò ogni volta che c'è bisogno di fare la propria parte”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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