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Il caso. Porto San Giorgio pedonale solo a parole

4 Settembre 2022

*Quanto sta accadendo a Porto San Giorgio ha del surreale. La città che più di altre sta crescendo a livello di food, come già accaduto a Porto Sant’Elpidio dopo le pedonalizzazioni contestate e poi applaudite, torna sui suoi passi. L’assessore Lauro Salvatelli annuncia che l’isola pedonale in centro, quella per capirci che riguarda via Gentili, verrà tolta. E caso mai rimessa per particolari eventi e forse in qualche fine settimana.

E via, in un colpo solo si cancella una delle poche buone prassi adottate dall’amministrazione precedente, tra l’altro su volontà dell’attuale sindaco Valerio Vesprini, che al tempo guidava sia la viabilità che il commercio. Altro che destagionalizzare l’offerta, si continua a ragionare come se la città vivesse tre mesi l’anno.

Miopia, in controtendenza con tutto quello che accade in altre città che credono nel turismo e soprattutto nello sviluppo della ristorazione della ricettività. Via Gentili è un piccolo unicum, caratterizzato, nella sua parte finale, da una serie di locali di vario tipo. Bar, ristoranti, hamburgerie, birrerie, c’è un po’ di tutto con al centro il mercato coperto.

Il nodo sarebbe proprio quello. Anziché spingere per una vera riqualificazione, interna ed esterna (stanziati fondi per la facciata, ndr), a cominciare dai licenziatari che dovrebbero diventare come nelle grandi città dei venditori e dei ristoratori, si preferisce ridare spazio alle auto.

Il lungomare nord di Pesaro, completamente pedonalizzato con luci e arredamenti

Chiudere zone della città è ovviamente una scelta complessa. Spesso si pensa che un divieto basti. Sicuramente d’estate, per l’inverno ci vuole di più. Il Comune deve crederci, deve puntare sull’arredo urbano, deve fare di quell’area pedonale una vera isola. Provando a coinvolgere le stesse attività.

Ma niente, al vento anni di crescita, di tavolini in mezzo alla strada, di funghi riscaldanti. Meglio un parcheggio in più e un ‘grazie’ da qualche residente. Speriamo che Salvatelli, e il sindaco, rivedano i loro piani. Come per il lungomare che si vuole tenere aperto alle auto d’estate fino alle 20, convinti ancora che passarci in auto sia meglio che passeggiare.

Un consiglio, uscire ogni tanto da Porto San Giorgio. Copiare fa bene, ma poi bisogna saperlo fare. Altrimenti si va poco lontano, anche con le strade libere e i locali di nuovo chiusi nei loro spazi che tra un paio di mesi potrebbero essere insufficienti se ripartirà la pandemia.

Ma non è l’emergenza sanitaria che deve guidare le scelte di un Comune. Servono idee e piani chiari, quelli che in molti, votando Vesprini, pensavano ci fossero anche per via Gentili o per altri tratti di città che dovrebbero diventare il volano del turismo.

Nessun dubbio che qualcuno abbia detto a Salvatelli “hai fatto bene a chiudere il lungomare non prima delle 20”, saranno gli stessi che farebbero ameno della ciclabile, ma forse sarebbe meglio portare le persone fuori dalle case e dagli stessi chalet dando spazi sicuri e ampi. Magari non tutti i balneari lo comprendono, ma sta proprio a chi amministra capirlo.

*direttore www.laprovinciadifermo.com

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