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I volti dell'accoglienza. Steat: biglietti gratis ai profughi. Gramegna: ecco come aiutarli. Don Tony: lezioni di italiano in parrocchia

25 Marzo 2022

L’accoglienza e l’aiuto hanno molte facce nel Fermano.

La prima è quella di Fabiano Alessandrini, presidente Steat e Trasfer. In accordo con il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ha deciso di fornire biglietti gratuiti per favorire gli spostamenti urbani dei profughi ucraini, al fine di consentire loro di poter raggiungere i luoghi indispensabili per la loro permanenza, come Comune, ospedale, supermercati. I biglietti vanno richiesti nella sede della Protezione civile, il martedì e il giovedì, poi la società provvederà a consegnarli.

La seconda faccia è quella di Francesco Tota Gramegna. Il vicesindaco di Porto San Giorgio prima ha fatto partire la raccolta ‘Porto San Giorgio aiuta l’Ucraina’ poi ha definito, insieme con l’Ambito, le linee guida per l’accoglienza territoriale. “I profughi devono recarsi non appena possibile (e comunque entro 8 giorni dall’arrivo) presso gli uffici della Questura di Fermo in via Italia, n. 12 (tel. 0734.254424) per denunciare la propria presenza in Italia e per tutti gli adempimenti di carattere amministrativo relativi alla posizione sul territorio nazionale”. Tra l’altro, con la Prefettura è stato deciso di posizionare un mini hub sanitario proprio nel parcheggio fuori dalla Polizia per effettuare subito i tamponi.

Per quanto riguarda l’accoglienza, chi ospita cittadini ucraini ha 48 ore per comunicarlo alle forze dell’ordine. "I profughi dispongono già di figure di riferimento sul territorio possono ricevere ospitalità presso queste. Altrimenti entra in gioco la Prefettura” precisa Gramegna. Che ricorda che tutti devono effettuare il tampone e indossare per 5 giorni mascherine ffp2, anche se negativo. dal punto di vista sanitario, i profughi possono ricevere il codice Stp, necessario per poter ottenere prestazioni e prescrizioni anche di farmaci a carico del Ssr, recandosi presso l’anagrafe assistiti con accesso diretto”.

I profughi devono poi vaccinarsi contro il Covid, o completare il ciclo, presentandosi in via Zeppilli. “intanto – ribadisce Gramegna, - prosegue la raccolta di beni presso la parrocchia Gesù Redentore in via Silenzi ogni martedì. Sarà possibile donare cibo in scatola, barrette energetiche, acqua, condimenti, frutta secca, cereali, disinfettante, kit medico, assorbenti, pannolini bambini, omogeneizzati, pannoloni adulti, asciugamani, materiale cucina”. Non servono invece indumenti. A diposizione anche la Croce Azzurra di Porto San Giorgio per brevi spostamenti nei presidi utili all’accoglimento dei cittadini ucraini (questura, distretti sanitari, ospedale).

Terza faccia è quella della Caritas di Porto Sant’Elpidio. Qui, non solo beni. “Bisogna pensare alla comunicazione” ha ribadito don Tony Venturiello, parroco della chiesa della SS Annunziata. Per questo ha deciso di far partire un corso base di italiano per dare ai profughi la nozione di alcune parole chiave per vivere qui. Il corso parte il primo di aprile e sarà tenuto da docenti che parlano italiano, russo e ucraino. Partecipazione gratuita, iscrizione anche via qrcode, proprio per ridurre le difficoltà dei profughi a iscriversi.

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