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"I luoghi della memoria come insegnamento ed educazione". Servigliano attira i giovani con storie e libri

27 Gennaio 2022

di Francesca Pasquali

SERVIGLIANO - «I luoghi della memoria devono essere luoghi di insegnamento e di educazione». È il mantra di Marco Rotoni che, stamattina, davanti al Parco della Pace, ha celebrato la Giornata della memoria.

Con lui, il consigliere comunale e provinciale Stefano Pompozzi, il presidente dell'associazione Casa della Memoria Giordano Viozzi e il direttore scientifico Paolo Giunta La Spada. Quest'ultimo è l'autore di libro che verrà presentato quest'anno, dedicato a Grete Schattner, l'unica fermana internata nel campo di prigionia di Servigliano, deportata nei lager tedeschi assieme ad altri trenta ebrei il 5 maggio 1944.

Altri due ebrei non partirono mai, perché morirono prima. «L'attenzione alla memoria è un'attenzione a noi stessi, per riportare al centro identità e dignità dell'uomo e condividere ideali e valori che ci rendono migliori», ha detto Rotoni, dopo aver deposto la corona d'allora sotto la targa all'ingresso di quello che oggi è il Parco della Pace. E che domenica potrà essere visitato, insieme alla Casa della Memoria, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17 (prenotazione obbligatoria e Super Green pass).

Protagonisti della mattinata gli studenti del Liceo classico e quelli delle Scienze umane “Caro” che hanno partecipato a un incontro online in cui Giunta La Spada ha parlato di ebraismo e antisemitismo in Italia e nelle Marche, «per far capire ai ragazzi come non sono nati con la Seconda guerra mondiale, ma che sono una questione endemica in Occidente».

Il programma proseguirà domani, 28 gennaio, con la presentazione del libro “La famiglia di Piazza Stamira”, scritto dal milanese Marco Cavallin, che racconta la diaspora di quattro fratelli anconetani, i Sacerdoti, e di come hanno sfidato le leggi razziali, sfuggendo alla deportazione.

L'incontro sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook dell'associazione e replicato, sabato, per le terze medie di Servigliano. Ma l'anno da poco cominciato, per la Casa della Memoria, sarà denso di attività. «Avendo dovuto ridurre gli eventi in presenza, stiamo sviscerando un po' di storie uscite dal campo», fa sapere Viozzi.

Che annuncia la presentazione di altri due libri: la storia del salvataggio di alcuni bambini di origine ebraica a Santa Vittoria in Matenano, scritta dal presidente onorario dell'associazione, Filippo Ieranò, e quella di come alcune donne della zona hanno vissuto la Seconda guerra mondiale, raccontata da Giuseppe Villozzi e Francesco Bertazzo e già pubblicata.

Non solo eventi culturali, però. Perché in primavera potrebbero partire i lavori alla baracca dell'ex campo di prigionia. Ci spera Rotoni che, stamattina, ha fatto il punto con la Soprintendenza. E quello potrebbe non essere l'unico cantiere a vedere la luce nel 2022. Con i fondi del Pnrr per il sisma, il Comune vorrebbe, infatti, recuperare anche un'altra baracca, esterna al campo, ora sede degli scout, «per creare un camminamento dal campo fino a lì».

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