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Hernan Molinari lascia il calcio e torna in Argentina: "Addio Fermana, resti il mio amore"

28 Aprile 2020

“Il gol contro il Matelica ci ha fatto capire che non ce ne sarebbe stato più per nessuno. Era l’inizio dell’anno magico”. Per i tifosi queste parole di Hernan Molinari, pochi giorni fa, in collegamento con capitan Comotto e la freccia Petrucci, resteranno il ricordo indelebile. Insieme al suo sorriso che ora andrà a rallegrare la sua Argentina. Torna a casa Hernan Molinari. E questa volta per sempre, con le lacrime che gli segnano il volto.

“Non avrei voluto lasciare il calcio in questa maniera: avrei voluto tanto salutare il Recchioni e i miei tifosi in tutt’altra maniera. Insomma avrei voluto dire addio al calcio in maniera diversa ma questo maledetto virus non lo ha permesso. Aver scelto Fermo per la fine della mia carriera e aver potuto dare il mio contributo con i gol, che sono l’unica cosa che so fare, è stata senza dubbio la scelta giusta. Dire addio al calcio è la cosa migliore in questo momento”.

Hernan Molinari lascia il calcio
I big three

Incredibile solo a scriverlo: mister 32 gol in 57 partite di cui gli indimenticabili 16 nella stagione della gloria, quella che ha riportato la Ferman in serie C dopo un inizio difficilissimo. Un leader silenzioso, la spalla perfetta per capitan Comotto. Carisma e tecnica, binomio perfetto per un giocatore che aveva un solo obiettivo: fare gol. “Lascio casa mia, quella che mi era entrata nel cuore fin dal primo allenamento a Capodarco. Non avrei mai pensato di poter crescere ancora a 35 anni e invece la Ferman mi ha dato questa opportunità”.

L’Argentina chiama e questa volta Molinari non poteva dire di no: “MI riporto con me anche i quattro gol in serie C. chi l’avrebbe mai detto che ci sarei riuscito, ma quando lavori con Costi e De Luce tutto è possibile. come correre per 60 metri per esultare dopo il gol con la vis, tanti metri non li avevo mai fatti in carriere”.

Questo è Molinari, spirito sudamericano e cuore fermano: “Torno a casa da mia moglie e da mia figlia che sono due mesi che non le vedo. Poi a giugno nascerà la mia seconda figlia e la società, comprendendo la situazione, mi ha fatto rientrare in anticipo”. Non ha un piano B al calcio in questo momento, ma non gli fa paura la fatica: “Inizierà la vita nuova. Sono stato in pensione fino a 37 anni, ora si si inizia a lavorare".

Di certo non farà il mister: “Tatticamente non potrei insegnare nulla. ma il pallone resterà il mio grande amore. Come la fermana e le persone speciali che ho incontro, dal patron Vecchiola al presidente Simoni per finire con Fabio Massimo Conti che i ha voluto la prima volta e mi ha riportato qui a 37 anni, dimostrando che tra noi c’è un rapporto speciale”.

@raffaelevitali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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