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Giunte di soli uomini. "M.S.Pietrangeli e Petritoli non rispettano la legge. Un mese per rimediare o si va in tribunale"

28 Ottobre 2021

di Raffaele Vitali

PETRITOLI / MONTE SAN PIETRANGELI - C’è chi sostiene che la quota di genere non sia necessaria. Peccato che poi la realtà racconti altro. La consigliera regionale di Parità, Paola Petrucci, ha fatto partire le lettere dirette ai prefetti e a cinque amministrazioni di Arquata del Tronto, Force, Montegallo, Monte San Pietrangeli, Petritoli e Mercatino Conca, avendo nominato nelle Giunte solo uomini, ma se fossero state solo donne il problema si sarebbe posto ugualmente.

“Mi spiace costatare che ancora una volta, nella qualità di Consigliera di Parità per la Regione Marche, sono costretta ad intervenire sulla composizione delle Giunte che non rispettano l’equilibrio di genere” sottolinea Paola Petrucci.

È una lettera amara la sua, perché aveva comunicato anche preventivamente ai candidati il rispetto delle regole. Conscia che c’è ci avrebbe giocato sul confine delle regole: “Per i Comuni fino ai 3.000 abitanti non ci sono disposizioni e limiti precisi a garanzia delle pari opportunità, ma solo disposizioni di principio, con la precisazione che esiste giurisprudenza amministrativa che afferma che le norme dettate dai citati articoli 6, 46 e 47 del Tuel non devono essere considerate norme di valore programmatico ma precettive, ciò anche nel rispetto dell’art. 51 della Costituzione italiana che sancisce proprio il principio generale delle pari opportunità”.

Pezzani e Vesprini, Petritoli

Purtroppo, a conferma che senza obbligo poi l’uomo domina i posti di comando, ecco i piccoli comuni, inclusi i due fermani guidati dai sindaci Luca Pezzani e Paolo Casenove. Che ora dovranno decidere se sfidare la commissaria e la norma andando in giudizio. Non è questioen di colore, visto che spsotandosi di pochi chilometri da Petritoli, area centrodestra, si arriva a Force, dove era sindaco e ora vice Curti, uno dei 'futuribili' del Partito Democratico.

“Oggi – ribadisce la Petrucci - dalla Pec della Regione, partono le comunicazioni dell’apertura delle sei procedure di rimozione di discriminazione collettiva ai sensi dell’art. 37 del D.lgs. 198/2006, fissando il termine del 15 novembre per riscontrare con un impegno/percorso di rimozione da concludere improrogabilmente entro il 30 novembre 2021”.

I due sindaci fermani hanno nominato vice e assessore, le Giunte sono a tre, uomini. Petritoli ci ha riflettuto a lungo, poi ha capitolato alle logiche di partito. Dando deleghe alle consigliere provano ad alleviare la situazione, ma la realtà è che, tolti due comuni con sindache donne, solo Montegranaro ha davvero rispettato la norma, con tanto di vice sindaca scelta dal primo cittadino Ubaldi.

“La normativa vigente, rafforzata dalle numerose sentenze in merito, impone che nella composizione delle giunte il genere meno rappresentativo sia presente almeno al 40%. Non voglio richiamarvi al rispetto della norma ma proporvi una riflessione sul tema della rappresentanza e sull’equilibrio di genere nei luoghi in cui si decide. Purtroppo l’Italia vive profondi retaggi patriarcali e, nei luoghi in cui si decide, siedono soprattutto uomini relegando alle donne ruoli secondari e meno determinanti” conclude la consigliera provando così a stimolare le coscienze dei singoli, prima ancora che gli uffici legali dei comuni.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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