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Gastroenterologia, Macarri porta il Murri sul tetto d'Italia: percorsi di cura contro la cronicità che colpisce i giovani

8 Agosto 2023

FERMO – Bravi nell’emergenza, pronti per la quotidianità. Il reparto di Gastroenterologia del Murri ha ottenuto la certificazione internazionale KIWA.

“Viene rilasciata per quei servizi che sostengono e garantiscono sicurezza, efficienza, sostenibilità e performance sia per i professionisti sia per la strumentazione e i servizi garantiti. Sostanzialmente il nostro reparto ha i requisiti conformi a leggi, normative, standard internazionali per rispondere alle richieste sempre più precise di una società in continua evoluzione” spiega soddisfatto il direttore dell’Ast di Fermo, Gilberto Gentili.

A conquistare gli esperti è stato il percorso PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, che riguarda il paziente affetto da patologie croniche intestinali. “Siamo il primo reparto in Italia, siamo all’avanguardia a livello italiano e internazionale. Questo accreditamento – prosegue Gentili - supporta le aziende sanitarie nella crescita e nell'innovazione”.

I primari Guerriero e Macarri

Può solo crescere quindi il mondo di Macarri, da anni ai vertici italiani della gastroenterologia, che si trova ad affrontare malattie infiammatorie croniche intestinali, dal morbo di Crohn alla Colite Ulcerosa e Indeterminata, che colpiscono soprattutto l’intestino dei giovani.

Si stimano in Italia 10-15 nuovi casi su 100.000 abitanti/anno, con una maggiore incidenza nella fascia 15 – 45 anni: rappresentano vere e proprie “malattie sociali”, di grande impatto economico. “Non ci sono ancora terapie capaci di portare il paziente ad una guarigione, ma solo cure finalizzate alla loro remissione” spiegano i gastroenterologi.

A ciò si aggiunge il carattere sistemico: poiché di natura autoimmune possono spesso essere associate alla comparsa di altre infiammazioni (articolari, dermatologiche, e distretti vari) che trasformano il paziente in complesso e quindi bisognoso di un approccio multidisciplinare.

Quello che il Murri attua d dieci anni e oggi viene certificato a livello internazionale. Questo grazie all’unità operativa semplice dedicata alla “predisposizione di Piani terapeutici individualizzati e la gestione delle terapie e dei follow up” di cui è responsabile la dottoressa Simona Piergallini.

Uno staff con gastroenterologi, endoscopisti, infermieri, radiologi, anatomopatologi, chirurghi e reumatologi che lavora in sinergia con il territorio, a cominciare dall’associazione AMICI Italia, guidata da Valentina Ferracuti, che riunisce adulti e bambini affetti da queste patologie.

“La mia unità complessa – riprede il professor Macarri, che è anche preside del corso di Infermieristica alla Politecnica – è dal 2012 che attua percorsi assistenziali integrati tra le discipline visto il crescente numero di pazienti. Abbiamo creato una ‘Ibd Unit’ che offre una presa in carico attiva del paziente attraverso programmi di cura completi e personalizzati”.

La certificazione Kiwa è la conferma che la strada intrapresa nelle Marche è quella giusta: “Ci sono pazienti che vedono più volte riattivarsi le malattie, per questo la cronicità richiede percorsi di presa in carico e la Gastroenterologia dell’Ospedale di Fermo in questo ha dimostrato la sua eccellenza, va quindi sottolineato il grande lavoro svolto in questi anni” conclude l’assessore Filippo Saltamartini.

r.vit.

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