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Gal Fermano, tre milioni per comuni e imprese. Fondi tagliati dalla Regione. Borri: "Incontri e corsi per non sbagliare"

19 Giugno 2023

FERMO – Nuova programmazione dei fondi europei. Il Gal Fermano è in prima linea. “Sono felice della scelta della presidente Borri, mettere a punto i migliori bandi è fondamentale per usare al meglio le risorse 23-27” introduce Michele Ortenzi, numero uno della Provincia di Fermo.

L’obiettivo comune “è dare un vero sostegno ai comuni, costruendo un percorso insieme, usando anche la Politecnica delle Marche per workshop operativi”. I Pil del Gal hanno permesso una crescita di tanti piccoli comuni, in particolar modo nell’ambito turistico.

Il problema oggi è che la dotazione iniziale è di 3,4 milioni di euro, molto ridotta rispetto al passato “e per questo non potremo sbagliare” commenta subito la presidente Michela Borri. In un mese il Gal Fermano, che ha dimostrato sempre grande capacità di spesa, dovrà consegnare il plico alla Regione, per cui non c’è tempo da perdere.

La confermatissima presidente ha scelto la Provincia per presentare le linee strategiche di una “programmazione bottom-up, ovvero che parte dal territorio”. Il Gal Fermano è nella fase di ‘riselezionamento’ da parte della regione: “Prima l’ascolto, poi il piano e la presentazione in Regione per ottenere i finanziamenti”. Questo quello che attende la presidente e il suo staff.

Oltre ai classici incontri di ascolto (21 giugno, 22 giugno, 26 giugno, 28 giugno e 29 giugno), c’è una novità: “Una parte delle risorse le investiamo per dei workshop, saranno tre, dedicati a filoni specifici coinvolgendo l’università, che mette a disposizione i suoi esperti per formare ma anche per migliorare la metodologia fine alla pianificazione degli investimenti. Li terremo a Marina di Altidona, Servigliano e Amandola” prosegue la presidente.

Che ha una speranza: “Vogliamo riuscire a intercettare nuove risorse, visto che abbiamo dimostrato di usarle al meglio. Siamo convinti che valga la pena supportare. In passato abbiamo usato 10,4 milioni di euro. A livello regionale è stato deciso di assegnare per ora il minimo stabilito dai parametri che si basano su territorio, popolazione e altro. Premiare i Gal rispetto all’operato è una questione politica più tecnica che comunitaria” aggiunge.

Purtroppo, per punire chi non funziona, si finisce per penalizzare chi fino a oggi ha fatto davvero il bene di piccoli comuni e imprese, come è il caso del Gal Fermano.

Rocco Corrado, coordinatore del Gal Fermano, entra nel tecnico: “Noi speriamo di poterla incrementare la dotazione inziale, siamo fiduciosi. Per lavorare su quello che c’è, abbiamo scelto di coinvolgere gli esperti. In primis i finanziamenti per i servizi integrati locali. L’esperienza dei Pil è stata efficace, ora vogliamo farne delle best practice. C’è il progetto smart village per assistenza agli anziani che coinvolgerà i quattro Gal del cratere, per potenziare il welfare. Daremo input e spinte durante il secondo workshop. Il terzo è dedicato a cultura, artigianato e turismo, si terrà ad Amandola, e parleremo alle imprese per agevolare le attività territoriali nei borghi storici”. Non si parla di agricoltura, questa volta, perché è totalmente nelle mani della regione.

Durante il percorso, un questionario online elaborato da Lorenzo Giacobbi aiuterà a dare indicazioni, poi ci sarà un evento finale in cui “presenteremo le idee da sviluppare durante la programmazione”. Sul tema politico il presidente Ortenzi no lascia molte speranze: “La Regione ha fatto scelte diverse rispetto al passato. Sul turismo ha puntato sull’Atim, il che ha modificato la gestione di alcuni capitoli di spesa. Non conosco le motivazioni di fondo, ma la programmazione regionale è definita. Vediamo se il criterio della premialità, su chi ha lavorato meglio, verrà adottato. Noi abbiamo avviato una interlocuzione, ma per ora non c’è stata una apertura”.

In chiusura la presidente Borri, che cerca di non perdere il sorriso: “Dobbiamo sperare. Di certo saremo pronti. Il territorio è sempre lo stesso, i privati sono attivi, di certo ci saranno graduatorie che non potremo soddisfare. Poi magari la Regione compenserà”.

Obiettivo è avere sia comuni sia privati durante gli incontri. “Con i piani di sviluppo locali abbiamo saputo fare rete, attivando poi imprese che hanno permesso di tenure aperte strutture recuperate. E questo è avvenuto, anche grazie a cooperative”. Si corre quindi, un mese per la strategia, poi schede tecniche e infine le risorse da mettere in campo con i primi bandi per l’inizio 2024. Poche o molte, vanno spese bene e la Borri è pronta.

Raffaele Vitali

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