di Raffaele Vitali
PEDASO - La barchetta attracca a pochi metri, il pesce viene scaricato e posizionato all'interno del box dove, tra qualche mese, "speriamo entro l'estate", verrà cucinato oltre che venduto.
Si chiama ‘Controcorrente’ il progetto di Michela e Francesco Ciarrocchi, piccoli pescatori che hanno deciso di investire, ancora, nel porticciolo di Pedaso. Una vita tra canne e reti e ora il sogno che va anche verso il piano di rilancio dell'area nord della cittadina previsto dal sindaco Berdini.
"Non ci sarà somministrazione, ovvero servizio al tavolo, ma si potrà prendere il cibo e consumarlo, è un valore aggiunto potendo usare anche dei tavoli all'esterno" spiega il vicesindaco Galasso che è stato subito conquistato dall’idea dei due pescatori.
Michela è entusiasta. "Tutto accadrà qui dietro" e alza la serranda di uno dei box dei pescatori che hanno preso in gestione. "Un impegno, un costo, ma è il momento giusto per farlo. Amo cucinare, sono cresciuta tra i fornelli avendo una mamma cuoca. E il fatto che offriremo quanto peschiamo, con qualche aggiunta necessaria, ci renderà unici".
L'esperienza del Cozzaro a Porto San Giorgio è stato un piccolo modello. "Avremo una ventina di posti a sedere, anche se c'è ne hanno autorizzati 50. All'inizio vogliamo partire con i piedi per terra" spiega Michela.
Non mancherà mai il sugo allo scoglio, come cozze e vongole oltre al pescato del giorno, dalle sogliole alle panocchie. "Un investimento di famiglia. Sappiamo che c'è un mercato che cerca il prodotto pronto. La nostra è una offerta in più per i tanti clienti che cercano il pesce fresco ma magari non hanno il tempo di cucinarlo".
L'obiettivo è tenerlo aperto tutto l'anno, farne una vera gastronomia. "Per noi che veniamo da una famiglia di pescatori è il coronamento di una storia, perché il pesce cucinato da chi lo prende è tutta un’altra cosa" concludono.