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Fotovoltaico, nelle Marche le regole sono certe. Marcozzi: "Una legge che pensa a giovani e sviluppo". Cesetti: "Ottimo lavoro"

19 Marzo 2024

FERMO - “Abbiamo fatto un grande lavoro, abbiamo saputo ascoltare e migliorare l’impianto di una legge fondamentale che va a regolamentare lo sviluppo regionale del settore energetico”. A parlare è Jessica Marcozzi a pochi minuti dal voto favorevole in Consiglio regionale, all’unanimità, alla Pdl 145. “Regoliamo la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra e promuoviamo l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di lotta ai cambiamenti climatici” spiega la consigliera.

Il testo base su cui si è trovata la convergenza è quello di Forza Italia. La maggioranza ha accolto le osservazioni presentate in particolar modo dal consigliere del Pd, Fabrizio Cesetti che commenta: “Finalmente le Province marchigiane, davanti alle crescenti richieste di autorizzazione per l’installazione di impianti fotovoltaici da parte di società private, potranno agire secondo criteri e linee guida chiari, affinché il territorio, il paesaggio e i beni culturali marchigiani siano salvaguardati da devastazioni o vere e proprie speculazioni”.

La Marcozzi in aula ha aggiunto che “dobbiamo agire ora per costruire un futuro più sostenibile per noi e per le generazioni future. Questa proposta di legge è un passo avanti decisivo in questa direzione. Un'occasione da non perdere per affermare la leadership della nostra regione nel campo delle energie rinnovabili e per costruire un futuro più verde, più sicuro e più prospero per tutti. Il testo licenziato dalla commissione e in discussione oggi è stato pensato per essere più semplice da consultare e da applicare ma non meno rigoroso. Abbiamo voluto Meno burocrazia, più chiarezza”.

Tra le principali innovazioni della legge spicca l'introduzione dell'Articolo 3 bis, che impone agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 1 MW di asservire altre zone agricole, garantendo così un reale supporto all'attività locale e prevenendo eventuali forme di speculazione.

 “In pratica, l'impianto dovrà integrare una superficie agricola almeno 10 volte superiore alla sua estensione. Inoltre – riprende la capogruppo azzurra - con l'Articolo 3 ter, vengono individuate in modo più specifico le aree considerate idonee per l'installazione degli impianti fotovoltaici, al fine di ottimizzare l'utilizzo del territorio e promuovere una maggiore efficienza energetica. L'individuazione delle aree idonee per l'installazione degli impianti fotovoltaici avviene attraverso un attento contemperamento degli interessi coinvolti, tenendo conto dei valori primari da tutelare e delle esigenze di produzione energetica da fonti rinnovabili”.

Questo processo si basa su una pianificazione territoriale e energetica regionale che tiene conto delle normative nazionali ed europee in materia di energia e ambiente. “Con l’approvazione di questo testo - conclude il capogruppo Maurizio Mangialardi, a riprova della coesione raggiunta in aula - scriviamo una pagina importante per le Marche e diamo anche un indirizzo al suo futuro e alle tante persone, spesso giovani, che sognano un rilancio della nostra regione fondato sullo sviluppo sostenibile, la difesa dell’ambiente, il turismo responsabile, la valorizzazione degli ecosistemi agro-alimentari, e che spesso sono i primi a investire nella creazione di imprese che poi si traducono in benessere diffuso e occupazione di qualità”.

r.vit.

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