di Raffaele Vitali
ALTIDONA/MILANO – Essere protagonisti a Milano nei padiglioni dello Smau, per chi lavora nell’ambito della tecnologia e dell’innovazione, è fondamentale. significa che vali, che meriti una vetrina. Le Marche si sono presentate con 20 aziende, di settori diversi, dalla creazione delle etichette e la loro traduzione alla sicurezza degli ambienti di lavoro, cantieri o abitazioni privati.
“Dispositivi che misurano la salubrità delle postazioni lavorative degli smart worker, sistemi di erogazione del carburante che consentono di evitare sprechi, frodi e uso di pos e contanti. E ancora droni che vigilano sull’efficienza, ad esempio di impianti fotovoltaici” spiega Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche che non è voluto mancare, accompagnato dal segretario generale Fabrizio Schiavoni, all’appuntamento con il futuro.
Tra le venti, due hanno ricevuto anche il Premio Innovazione SMAU: Clementoni rappresentata da Enrico Santarelli, Chief Marketing Officer & Commercial Director Italy , e Plados Telma con Edoardo Bertini, CFO.
“Dobbiamo colmare il gap infrastrutturale e concentrare sempre di più la nostra attenzione, non tanto e non solo sugli investimenti per l’acquisizione delle innovazioni tecnologiche, che pure sono fondamentali, ma soprattutto sulla formazione delle competenze digitali (e green) sempre più necessarie a tutti i livelli della gestione aziendali” prosegue il presidente, riprendendo il concetto espresso d Fabrizio Luciani, numero uno di Confindustria Fermo, poche ore prima parlando del liceo Tred.
Ma a brillare, anche per le scarpe made in Fermo che indossavano rigorosamente Tod’s, è stata l’azienda Foodoc, sede ad Altidona e già premiata nel 2020 a Smau proprio per le sue idee innovative.
Foodoc nasce per risolvere problemi dell’industria alimentare che deve gestire diverse etichette per affrontare mercato internazionali.” Abbiamo sviluppato un software che consenta di digitalizzare il processo di etichettatura aiutando chi segue il processo. Oggi è fruibile via browser e accorcia i tempi, dalla gestione delle informazioni alla traduzione dei contenuti, abbiamo 30 lingue disponibili, fino alla stampa. Esce infatti un file che si interfaccia con tutte le stampanti” spiega Gianni Emidi, innovaziotion manger di Ipsa.
Con lui al lavoro un team formato da Nadia Malavolta, Francesca Tosi, Alberto Mancini, Barbara Rosorani, Paolo Di Bona ed Elisabetta Pazzi. La nuova sfida, insieme con l’università di Padova “è la gestione delle tabelle nutrizionali internazionali. Abbiamo convolto due ricercatrici che hanno sviluppato un’analisi su Stai unti e Canada. Con loro snelliremo la creazione di queste dichiarazioni nutrizionali”.
Piccole realtà con grandi mercati, modelli da conoscere e potenziare. “Cruciale risulta supportare la crescita delle start up sostenendone gli investimenti ma, soprattutto, favorendo la relazione con i mercati, con potenziali clienti ed investitori” prosegue Sabatini, che è anche vicepresidente nazionale di Unioncamere prima di dare appuntamento al 18 e 19 novembre ad Ancona durante l’Internet Governance Forum, istituito dall’ONU quale punto di riferimento per la discussione mondiale sul ruolo della governance di Internet che la Camera ha organizzato insieme con l’Università Politecnica delle Marche. A livello regionale le startup innovative tendono a localizzarsi nei maggiori centri urbani e a ridosso degli atenei dai quali originano la gran parte dei team imprenditoriali.
Nel caso delle Marche la maggiore presenza di start-up innovative è rilevata nei comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro e Jesi. Seguono comuni contigui a queste aree (come Fano e Osimo) o caratterizzati dalla presenza di atenei (Macerata, Camerino).
Non c’è Fermo, da anni. La speranza è che Fermo Tech, l’incubatore pensato d Comune e Politecnica, insieme con numerose aziende private leader nei rispettivi settori, serva davvero come volano per chi ha idee ma necessita di supporti logistici ed economici.
