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Fondi Pnrr, l'oro che bisogna saper gestire. La Politecnica in aiuto ai Comuni: nuovo corso da 50 ore per dipendenti e professionisti

2 Luglio 2022

FERMO – Una città universitaria per essere tale deve attrarne continuamente, con certezze e novità. Una la presenta a Fermo Archimede Forcellese: “Ci siamo proposti di rendere più vivace la sede di Fermo della Politecnica delle Marche. Da qui il corso di perfezionamento che è piaciuto al rettore. E in pochi mesi lo abbiamo strutturato”.

Un corso da 50 ore che ha nel sindaco di Fermo uno dei promotori. Ed entra a far parte di una facoltà che laurea un numero di studenti inferiore alla richiesta del mercato. “Stando alla ricerca di Alma Laurea siamo secondi a livello nazionale per capacità di occupazione entro i cinque anni: corsi di laurea pensati e ateneo serio” chiarisce il rettore

“Stiamo ragionando con gli altri rettori sui progetti legati al Pnrr. Il problema è gestire le risorse, che vanno poi anche rendicontate, oltre che monitorate. Per cui questo corso è efficace e funzionale” sottolinea il rettore Gregori.

Si parla di ‘Gestione dei progetti Pnrr, digitalizzazione della Pubblica amministrazione’, un corso rivolto ai dipendenti di pubblica amministrazione e partecipate, ma anche a studenti del corso di laurea in Ingegneria gestionale. “Qui c’è un sindaco estremamente attento alle questioni dell’università, che ora torna ad attirare di nuovo dopo i due anni pandemici” ribadisce Forcellesi mentre il rettore annuisce.

Anche per questo “tutte le lezioni saranno d’ora in poi in presenza. Solo singoli corsi di laurea possono chiedere lo streaming e andrà autorizzato. Dobbiamo differenziarci, noi vogliamo riportare gli studenti in aula, per farli parlare con i docenti” annunciano i vertici della Politecnica. “I giovani devono capire che l’università va vissuta, come la città”.

Il sindaco Calcinaro incassa i complimenti, ma resta pragmatico: “In meno di un anno a Fermo sono arrivati 38 milioni di euro di fondi Pnrr, rigenerazione urbana, piano Pinqua, efficientamento energetico e presto per lo sport. Ma, ci dicono all’Anci, che c’è una data tassativa degli affidamenti entro la fine del 2023. Non ci sarà il classico Milleproroghe”. Per alcuni progetti, a esempio quello sul ciclo dei rifiuti, i bandi usciranno a ottobre e dovranno essere pronte le amministrazioni, in ballo decine di milioni.

“Tra l’altro dal prossimo anno accademico il corso di laurea in gestionale avrà tre indirizzi incentrati su tematiche molto connesse alla sostenibilità: produzione elogistica sostenibile; digitalizzazione e analisi dei dati; innovazione sostenibile di prodotti e di processi. A riprova che andiamo dove va il futuro” chiosa Forcellese pensando all’agenda politica europea dei prossimi dieci anni.

“Per questo, in un paese ingessato dalla burocrazia, bisogna essere preparati. Ci hanno permesso di assumere personale, ma va formato per la fase di progettazione, ma soprattutto per la gestione amministrativa e della rendicontazione. Sapendo che andremo lunghi con i lavori, perché il codice degli appalti è prono sulle dite che lavorano. Ci serviranno quindi dipendenti sempre più formati” ribadisce Calcinaro.

Ma cosa prevede il corso? Lo spiega l’ingegner Vita, che è anche sindaco di Belforte del Chienti, e segue i 22 iscritti. “Un corso nato da una brutta esperienza: una ditta poco capace e la difficoltà a gestire e monitorare il progetto con le forze interne, anche a livello digitale con un’assenza dell’analisi dei dati”.

Da qui, l’idea diventata realtà. “Imparare a usare i project financing è un esempio di qualcosa che si imparerà nel corso. Ci sono risorse che richiedono forme di pubblico privato. E così per le comunità energetiche, con docenti di fama internazionale all’interno della Politecnica da mette in gioco. E di soldi in questo campo ce ne sono tantissimi per i comuni del cratere, per esempio. Dobbiamo essere pronti anche in tema di mobilità sostenibile, turismo e cultura 4.0”.

Il corso, a cui è ancora possibile iscriversi e costa appena 200 euro, prevedere il 75% di presenze obbligatorie. “Solo 22 per ora? Non semplice raggiungere i potenziali fruitori. Il numero garantisce la sostenibilità economica. Ma noi vogliamo raggiungere più professionisti”: un aiuto arriverà dai comuni, di cero da Fermo, con il sindaco che assicura anche un supporto economico a chi lo frequenterà perché crediamo nella formazione del personale”.

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