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Fondi europei, quanti sono e come la Regione li spenderà. Il consigliere Putzu: "Puntiamo su lavoro, energia e ricerca"

3 Agosto 2022

di Raffaele Vitali

PORTO SANT’ELPIDIO - Andrea Putzu, consigliere regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo Economico, si avvicina la nuova programmazione europea. Siete pronti?

“Intanto partiamo da quanto fatto. Nell’ambito della programmazione fondi Fesr 2014-2020, abbiamo impegnato il 90% delle risorse e pagato il 45%.  Numeri che evitano il rischio del disimpegno automatico previsto dalla normativa europea”.

Pronti a gestire una regione in transizione?

“Una dicitura negativa che deve essere trasformata in un’opportunità. Le Marche hanno necessità di impiegare al meglio le ingenti risorse europee del prossimo settennato, ovvero 1.036 milioni di euro”.

Putzu, entriamo nel merito dei numeri.

“586 milioni arrivano dal Programma regionale Fesr, a cui si aggiungono 104 milioni di euro dei Programmi Operativi Complementari e 296 milioni di euro per il Programma regionale FSE+ con l’aggiunta di 50 milioni dei Programmi Operativi Complementari”.

Per il Fesr avete già delle linee guida?

“Sono tre. La prima è sostenere una ripresa economica basata sulla conoscenza e sull’innovazione con una dotazione di 310,9 milioni di euro. risorse che saranno suddivise in ricerca e sviluppo delle imprese, start up incluse (143,5 milioni); sostegno a progetti di rafforzamento competitivo delle filiere, sostegno all’innovazione e allo sviluppo delle Mpmi (131,4 milioni); altri 36 milioni per sostegno alla trasformazione digitale.

La seconda è molto ampia e con 220milioni punta a favorire il miglioramento energetico di edifici pubblici, ma anche lo sviluppo di sistemi alternativi di produzione, come impianti sperimentali da moto ondoso. In questo gruppo rientrano anche interventi anti dissesto e difesa della costa, oltre al miglioramento del parco mezzi del Tpl per favorire la mobilità”.

Nulla a livello sociale?

“È il tema della terza linea, che ha a disposizione 33,9 milioni per lo sviluppo delle aree urbane ed extraurbane, con il recupero degli spazi urbani al fine di aumentare la capacità turistica delle città e soprattutto dei borghi, che sono al centro delle nostre attenzioni”.

Come pensate di migliorare il quadro lavorativo regionale?

“Per questo c’è il Programma regionale FSE plus. 67 milioni dei 296 previsti, andranno in formazione, borse lavoro e di ricerca, aiuti alle assunzioni, sostegno alla creazione di impresa. Poi spazio a borse di studio tecniche e 56 milioni per gli Ambiti territoriali che sono le realtà vicine ai problemi e conoscono le necessità. Tornano anche i tirocini di inclusione, finanziati con 35 milioni di euro, e gli incentivi alle assunzioni”.

Putzu, tanta carne sul fuoco. Riuscirete a non sprecarla?

“Se guardiamo bene, sono tutti obiettivi molto concreti. Favorire le stabilizzazioni dei dipendenti, agevolare l’ingresso dei giovani, recuperare maestranze uscite dal lavoro, tutto questo ci aiuterà a raggiungere in tempi rapidi gli obiettivi che ci faranno uscire dal gruppo delle regioni in transizione”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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