PORTO SANT’ELPIDIO – Andrea Putzu, consigliere regionale e membro del comitato delle Regioni, come procede l’utilizzo dei fondi europei nelle Marche?
“Un paio di numeri per capirlo: a fronte di una dotazione totale del programma pari a 580 milioni di euro, la spesa certificata al 31 agosto ammonta a 349,9 milioni, i pagamenti dei beneficiari sono arrivati a 349,8 milioni di euro e i finanziamenti concessi a 561,2 milioni”.
Obiettivo raggiunto?
“Direi che ci siamo vicini”.
La nuova programmazione 21-27 come la gestite?
“Sul tavolo ci sono 586 milioni di euro con una ripartizione chiara: 307,4 milioni per ricerca, innovazione e competitività, 78 già messi a terra; 173milioni per energia, clima e rischi, di questi 31 milioni sono già stati stanziati per la difesa della costa ed efficientamento energetico di strutture regionali; 50 milioni per la mobilità urbana sostenibile; 33,9 milioni per lo sviluppo sostenibile”.
Passo indietro, guardiamo al programma più rilevante, l’Fse. Le Marche riusciranno a ‘uscire’ dalla zona grigia?
“Secondo il Comitato di Sorveglianza, a fronte di una dotazione effettiva POR pari a 238 milioni di euro, gli impegni ammontano a oltre 243 milioni e i pagamenti a 234 milioni (98%). Quindi obiettivo pienamente raggiunto”.
Tra le tante risorse, un occhio alla formazione e al futuro dei giovani?
“Nel corso del 2023 sono stati destinati 2,5 milioni per la promozione di corsi a occupazione garantita nel settore della calzatura e della moda. Sono stati attivati 4 progetti formativi, ai quali partecipano 15 allievi per corso. Di questi allievi, la metà sarà assunta per un periodo minimo di 24 mesi. Si tratta di un traguardo importante, anche tenuto conto che l’attuale congiuntura economica generale, che non riguarda solo la regione Marche, segna un rallentamento della crescita e dei consumi, con conseguente rallentamento della produzione e, conseguentemente, della crescita di occupazione”.
Putzu, da sempre Europa significa supporto all’agricoltura, le Marche come si stanno muovendo?
“Il programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2022 ci ha garantito 541 milioni di euro di spesa pubblica. In questo periodo sono in corso di perfezionamento da parte di Agea (che è l’organismo incaricato delle liquidazioni) pagamenti per circa altri 9 milioni di euro. I dati attualmente disponibili e le previsioni di spesa fanno ritenere che l’obiettivo dell’N+ 3 al 31 dicembre 2023 sarà superato un importo di circa 1,9 milioni”.
Il futuro?
“Abbiamo approvato in Assemblea il piano e già sono partiti i primi bandi a valere sulle misure che continueranno ad essere gestite a livello regionale ed, in particolare, i contributi per l’insediamento dei giovani agricoltori, il sostegno alle strategie di sviluppo locale (insieme con i Gal) già in essere o di nuova costituzione e i contributi per gli investimenti produttivi volti al ripristino della funzionalità di infrastrutture ecologiche per l’abbeveraggio degli animali al pascolo”.
Infine, la pesca che nelle Marche ha un peso importante.
“Sono 31 i milioni complessivi della programmazione 2014 – 2020. Siamo al pieno utilizzo”.
Consigliere Putzu, soddisfatto?
Decisamente, a questo aggiungo che grazie alla concertazione con il Ministero abbiamo ricevuto 3,5 milioni di euro, che sono economie derivanti dal programma a livello nazionale, da erogare alle imprese del settore a fronte dei mancati guadagni legati alla crisi economica in conseguenza del conflitto Russia – Ucraina”.
IL PARERE NEGATIVO DELLA CONSIGLIERA DEM BORA
