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Fiere, i calzaturieri sono pronti a partire. Fenni: "Regione e Camera ci aiutino a programmare. Dobbiamo scegliere noi i mercati"

20 Dicembre 2022

MONTEGRANARO - Si apre la partita chiave per il futuro delle imprese del distretto calzaturiero, quella dei bandi fiere, dei voucher che li porteranno nel mondo. Una partita che ha più protagonisti: Camera di Commercio delle Marche, Regione, Confindustria Fermo e associazioni varie, fino al Governo con il suo nuovo ministero per il Made in Italy.

“Non possiamo rischiare di vanificare un buon 2022. Le condizioni economiche dell’ultimo trimestre sono cambiate. Caro energia e timori sul futuro freneranno i consumi. Lo dicono tutti gli studi. Per questo la permanenza sui mercati e l’ampliamento del range di azione diventa fondamentale” spiega Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri fermani.

Il numero uno della Camera, Gino Sabatini, è impegnato nella pianificazione delle strategie migliori. “Lo sta facendo, dopo essersi confrontato con le associazioni di categoria, con la regione Marche. Il compito del neo assessore Andrea Antoni è delicato” prosegue Fenni.

Che lancia la prima proposta: ”L’ideale è cambiare modo di destinare le risorse, servirebbe un voucher unico per il settore moda che l'imprenditore possa usare al meglio, ovviamente a fronte di una corretta rendicontazione. A breve usciranno i nuovi bandi camerali, ma anche quelli di regione e azienda speciale. Tre linee per un unico obiettivo”.

Tutto questo non ha senso, considerando l’impegno che la regione sta mettendo  con tanto di società dedicata come l’Atim. “Perché se un imprenditore oggi deve andare in Giappone poi non può usufruire delle risorse per Mosca? O meglio per farlo deve cambiare riferimento, passando dalla Camera alla Regione per non perdere l’opportunità?”. 

Lo stesso discorso accade per l'Italia, tra Pitti e Micam. “Il miglior modo è unire i vari plafond, affidandoli alla Camera, in modo che ci sia un unico bando che mette nelle mani degli imprenditori la somma da usare, come e dove vuole. Un conto è sapere di avere 15mila euro per programmare la partecipazione alle fiere, un conto dover ogni volta sperare di entrare in un bando” prosegue il presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo.

che lascia un ultimo suggerimento. "Sarebbe bene organizzarsi in anticipo, iniziare a definire la strategia prima di fine anno, o peggio inizio. In questo modo ogni impresa potrebbe organizzarsi al meglio senza dover correre dietro bandi a cui diciamo grazie e che vogliamo contribuire a migliorare".

L’importante è non sbagliare le destinazioni e non imporre luoghi magari inutili, vedi oggi il Canada. “In Regione già ne abbiamo discusso in passato, quando uscivano le liste delle fiere utili a volte solo alla politica. Non sprechiamo il buono, usiamo il grande impegno di Sabatini e Acquaroli, con il suo assessore Antonini e il supporto del consigliere Putzu, per fare le scelte giuste. Quelle utili alle imprese e di conseguenza a tutti i lavoratori” conclude Fenni.

@raffaelevitali

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