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Fermo, la richiesta dei commercianti: "Un presidio dei vigili in piazza. Altrimenti i giovani spacciano"

8 Dicembre 2020

di Francesca Pasquali

FERMO - Uno spinello pronto per essere fumato. È quello che i carabinieri di Montegranaro hanno trovato nascosto sotto il tappetino di un’auto con a bordo quattro giovani. Tutti tra i 19 e i 23 anni. Quanto successo nella città calzaturiera potrebbe ripetersi ogni pomeriggio anche in altri centri, Fermo inclusa.

Sono poco più che ragazzini. Girano in gruppetti. Si nascondono nei vicoli e consumano droghe, per lo più leggere. Non hanno paura, “Perché, dopo il trasferimento dei vigili urbani in piazza Dante, di controlli in piazza e dintorni, in settimana, se ne fanno meno di quelli che servirebbero” sottolinea uno dei commercianti. E di telecamere, nei vicoli del centro, non ce ne sono. Via degli Aceti, via dell’Università e parco della Rimembranza, a due passi dal duomo, le zone più bersagliate.

A lanciare l’allarme sono proprio i commercianti del centro, impotenti davanti all’avanzata del fenomeno. «La prima volta che ho visto un ragazzino spacciare in un vicolo – racconta uno – non volevo crederci. Erano le 13.30, mi sembrava assurdo. Quando sono passato, stava dando una bustina a un altro giovane. Così, in pieno giorno, davanti a miei occhi».

Il centro, nella sua bellezza, ha anche qualche altro problema: tre o quattro soggetti poco raccomandabili. Finché bar e locali sono rimasti aperti, spostavano le sedie e le portavano vicino ai distributori automatici per fare baldoria. Durante la chiusura si sono spostati sotto gli archi di piazza, barcollando e alzando la voce. «Sono sempre ubriachi. A volte entrano nei negozi e infastidiscono i clienti. Già il momento è difficile, questo non può essere proprio tollerato» aggiunge un altro commerciante. Ad allertare i vigili, i titolari delle attività del centro ci hanno provato.

“Non si può lasciare piazza sguarnita. Serve un presidio: almeno due vigili che stiano sempre qui» sbotta un terzo commerciante. E di notte, facile intuirlo, non va meglio. Qualche sera fa, in via dell’Università, la strada che dall’arco della biblioteca va verso il conservatorio, era il delirio. Foto e video girati da chi da quelle parte ci abita raccontano di decine di giovani, perlopiù del posto, fuori controllo.

La mattina dopo, i residenti si sono ritrovati con vetri spaccati, vasi rotti e un tappeto di sporcizia per terra. Da quando i locali sono chiusi, le cose sono peggiorate, perché è venuto meno anche quel minimo di controllo indiretto che poteva scoraggiare questi giovani sbandati.

La questione, in realtà, è ben nota. Tanto che, per la notte di Halloween, il Comune aveva fatto un’ordinanza che impediva l’accesso, anche a piedi, ai vicoli del centro. Ufficialmente per evitare assembramenti. Ufficiosamente per mettere anche un freno alla situazione. Che coinvolge anche via degli Aceti e i vicoli attorno. Sullo slargo di fronte all’ingresso delle cisterne romane succede di tutto. Già lo spiazzo non è un bel biglietto da visita, con le pareti insozzate dallo spray. In più, da qualche tempo, ci si radunano in gruppetti, tra schiamazzi e bagordi. Una situazione critica per chi, in centro, ci vive o lavora.

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