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Fermo è sempre più Politecnica: tre corsi di laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. 'Vogliamo intercettare studenti da fuori regione'

28 Luglio 2022

FERMO – Fermo sempre più Politecnica. Partono i nuovi corsi di laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, dal 19 settembre saranno pienamente operativi. E hanno un obiettivo molto chiaro: attrarre sempre più studenti e fare di Fermo un polo di sviluppo nel settore che più serve alle imprese.

Il rettore Gregori ci crede: “Ampliamo l’offerta, si allargano i contenuti dei vari curricula. Una laurea magistrale ha senso se opera una specializzazione elevata”. E cita ‘Produzione e logistica sostenibile’, in primis. Ma anche la digitalizzazione aziendale e l’Innovazione sostenibile di prodotti e processi. “Temi utili che anticipino il futuro. Ci aspettiamo una risposta importante da parte degli studenti”.

Le lauree in piazza hanno dimostrato quanta voglia ci sia di proseguire a studiare a Fermo. Degli ultimi laureati, il 90% avrebbe proseguito con la Magistrale nella nostra città. È la riprova che la Triennale che funziona traina tutto il resto. Oggi gli indirizzi crescono, c’è un rafforzamento logistico con i ricercatori presenti fisicamente in sede – prosegue Paolo Calcinaro – a riprova che c’è una implementazione del sistema universitario”.

Sono triplicati gli indirizzi: “Abbiamo già due indirizzi nel Triennale e ora tre nel Magistrale. E con il professor Germani abbiamo in Fermo Tech anche la disponibilità di laboratori importanti, con cinque ricercatori già impiegati e un sesto in arrivo” spiega il presidente del corso di laurea Archimede Forcellese. E questo è il vero passo in avanti di una sede partita nel 2000 con Ingegneria Logistica, dal 2009 diventata ingegneria Gestionale.

Che ha portato in campo l’ingegnere che ha competenze tecniche e competenze economiche. A livello di numeri, Ingegneria è solida.  Gli iscritti attuali sono 533: un terzo donne e due terzi maschi. I laureati nel 2020/2021 sono stati 127, il 73% ha chiuso in 3 anni e l’84% nei due anni la Magistrale. Dal 2009 sono 889 i laureati a Fermo. “Dati superiori alla media nazionale” ribadisce fiero il preside.

A tre anni dalla laurea il tasso di occupazione è del 100%, con una retribuzione media di 1700 euro. Perché cambiare allora quello che funziona? “Il confronto con le categorie è continuo, così come con gli studenti. Bisogna saper rispondere alle sfide del presente che richiede nuove competenze. Noi formiamo pochi ingegneri magistrali rispetto a quanti ne vengono richiesti dal mondo del lavoro. Con i nuovi indirizzi siamo certi di intercettarne di più”.

Di 41 studenti magistrali attuali, dieci provenivano da altri atenei, il margine è ampio. “Però c’è il nodo centro sud, con una grande migrazione verso le università del nord. Per opportunità di lavoro, per attrattività dei territori. Noi abbiamo un tasso di continuità che si può migliorare. Ecco l’altro obiettivo, far iscrivere i triennali della Politecnica alla nostra Magistrale”.

Sono nati per questo i nuovi corsi di laurea magistrale in Ingegneria Magistrale. 120 i crediti da acquisire nel percorso biennale. Ogni credito è pari a 25 ore. Si parla di 3mila ore di lavoro, che significa seguire le lezioni, esercitazioni, studio e laboratori. “E se i tempi non sono rispettati, monitoriamo e cerchiamo di capire cosa non funziona” aggiunge Forcellese.

Il percorso è biennale: il primo anno è unico, poi si aprono i tre indirizzi. “Didattica esclusivamente in presenza” ribadisce il preside. Questo è un punto caratterizzate della Politecnica, che vuole ridare normalità, superare le restrizioni. “Non più streaming così si garantisce la didattica, l’Università si vive in aula, e di città, che vuole vivere con i suoi studenti. No vogliamo più vedere aule vuote” ribadisce.

Gli studenti impareranno ancora di più a muoversi in team, sapendo che l’ingegnere gestionale è il logico deputato a farlo. “Ma deve abituarsi al contatto con lo studente e il docente, da qui il ritorno in presenza”.

Puntare sulla logistica è fondamentale, anche perché il primo luogo in cui un ingegnere gestionale viene inserito è la produzione. C’è poi la digitalizzazione il processo che comporta l’analisi dei dati tanto cara anche alle pubbliche amministrazioni e ai servizi. Il terzo corso dà anche nozioni di marketing e innovazione dei prodotti tradizionali attraverso un nuovo processo, usando i laboratori di fermo Tech. Ci sono poi 12 crediti a scelta libera legati ai robot e al decision making oltre all’Human-centered Workplaces.

Un ruolo in tutto questo lo giocherà il laboratorio Fermo Tech ma anche quello didattico interno alla sede di via Brunforte su cui la Politecnica ha pianificato ingenti investimenti. Anche questo attirerà studenti, magari da fuori regione. A oggi sono il 30% quelli che arrivano da Abruzzo, Molise e Puglia. “diventare il nord del sud è possibile, dovremo essere bravi a coniugare contenuti e laboratori” conclude Forcellese.

r.vit.

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