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Fermo è la regina dell'olio: prima per produzione nelle Marche. "Quest'anno alta qualità. Può diventare un perno del turismo"

19 Ottobre 2022

FERMO – Il refrain è sempre lo stesso: meno quantità, ma massima qualità. Capita ciclicamente per il vino o per l’olio. Questa volta tocca al secondo prodotto. A dirlo è la Coldiretti Ascoli Fermo che nel pieno della campagna olivicola fa una prima stima sulla raccolta, che è iniziata con un paio di settimane di anticipo.

Il caldo, però, non ha solo cambiato i tempi di raccolta, ha anche difeso le piante da mosca e altri parassiti.  La raccolta dovrebbe attestarsi su un 15/20% in meno rispetto allo scorso anno. Migliori rese, ad ogni modo, conterranno i cali produttivi di olio. Merito anche delle piogge di settembre: se in altre province hanno portato morte e distruzione, tra Fermo e Ascoli sono state benefiche e hanno contribuito a limitare i danni.

Non va dimenticato che nelle province di Ascoli e Fermo si concentra quasi il 40% della produzione regionale di olio: oltre 1.400 tonnellate di olio (664 ad Ascoli e 749 a Fermo, secondo i dati Ismea) prodotto in una 60ina di frantoi attivi (sui 160 regionali). Un prodotto di altissima qualità che vale, dato regionale, circa 15,5 milioni di euro.

“Anche per questo - spiega Armando Marconi, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo - attendiamo dalla Regione Marche, sulla scia delle nuove leggi sulle attività agrituristiche, sull'enoturismo e sul pescaturismo, anche disposizioni sull'oleoturismo. L'obiettivo è quello di dare più possibilità alle aziende agricole maggiori possibilità di aprirsi ai visitatori tra iniziative e degustazioni”.

Considerando che l'export vale 2 milioni, per lo più verso gli Stati Uniti, seguiti nella classifica dei migliori acquirenti da Germania, Giappone, Austria e Regno Unito, si può ragionare suu un incoming turistico legato alla produzione. “L’olio è un protagonista assoluto della Dieta Mediterranea, che ha in Montegiorgio il suo cuore storico, ed è sotto attacco su più fronti tra cambiamenti climatici, rincari energetici ed etichettature a semaforo che vorrebbero far passare un vero e proprio elisir di lunga vita per un alimento nocivo per la salute umana.

Questo calcolando in mondo fuorviante la presenza di determinate sostanze su 100 grammi di prodotti e finendo così per sconsigliare l'olio extravergine e dare invece via libera a bevande gassate dietetiche con sostanze artificiali e di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta” conclude Marconi.

@raffaelevitali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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