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Fermo è il perno della formazione sanitaria: parte la Magistrale in Infermieristica. Gregori a Saltamartini: "Un corso di telemedicina?"

25 Maggio 2023

di Raffaele Vitali

FERMO – “Sono un sindaco contento. E non è facile sentirmelo dire”. Ogni step è stato annunciato, ma oggi è il momento delle iscrizioni alla Magistrale di Infermieristica e l’annuncio dell’avvio delle lezioni a settembre. “Esempio di collaborazione positiva tra Regione, Euf e Università Politecnica delle Marche” spiega Paolo Calcinaro, primo cittadino di Fermo.

Ente Universitario Fermano che dalla Fondazione e dalla Camera di Commercio ha sempre un sostegno economico. “Tanti giovani che portano sapere ed economia. Aumentiamo l’offerta accademica di Fermo, cresce l’indotto per la città con 25 nuovi iscritti per anno e creiamo un possibile supporto al Murri. Questo perché - prosegue il sindaco - parliamo di laureati che già durante i due anni di specializzazione saranno supporto per la sanità locale".

SINDACO E RETTORE

Calcinaro ringrazia tanti soggetti, a cominciare dall’ex assessore Guido Castelli, che si è collegato in video, all’ex onorevole Mauro Lucentini, presente nella sala della Politecnica, fino ai consiglieri regionali. “Con il rettore Gregori gli incontri sono stati tantissimi. È stato lungimirante, ha visto lo sviluppo dell’università a Fermo prima di altri. Uno sviluppo sempre segnato dai risultati, visto che la percentuale di assunzione è praticamente del 100%”.

Il professor Mauro Silvestrini, preside di Medicina, punta sui ‘suoi’ tre corsi di laurea. “A pieno regime qui ci saranno 400 studenti, parliamo di un vero contributo sociale, perché avere giovani che girano per la città serve”.

L’obiettivo per lui è di creare figure pronte a sostenere il peso dell’assistenza sanitaria: “Il ruolo dell’infermiere è rivoluzionato negli anni. Oggi sono figure che devono superare una triennale molto impegnativa che unisce teoria e pratica. Questa biennale si rivolge ai laureati che cercano conoscenze per progredire e assumere ruoli come quello di infermiere dirigente”. La regione ha svolto un ruolo importante, finanziando otto posti da ricercatore, cosa che ha permesso di investire su Fermo e Ascoli Piceno.

Il rettore usa spesso Fermo come modello di collaborazione con la Regione. “Altrimenti non saremmo partiti”. Nei suoi tre anni di mandato rivendica “il rafforzamento di Ingegneria, con il percorso magistrale. Poi l’apertura di Logopedia, con più domande che posti. E ora concludiamo con la Magistrale in infermieristica. E abbiamo deliberato la partecipazione nel consorzio Fermo Tech”.

Nel suo mandato la Politecnica è passata da 50 aa 68 corsi di laurea, prevalentemente multidisciplinari anche in lingua inglese, “ma soprattutto in tutto il territorio regionale” prosegue il rettore. “Per me l’Università è motore culturale, ma anche di welfare”.

I DATI

La Politecnica cresce del 7% come matricole. Ingegneria Gestionale da 93 a 112 iscritti, la magistrale da 40 a 56. Scienze infermieristiche ha 25 posti, 65 per Infermieristica e 25 per Logopedia “La nostra sfida è internazionalizzare le entrate. dobbiamo entrare in circuiti più ampi, perché altrimenti perderemo matricole a causa del calo demografico”.  Chi studia a Fermo, per ora, ha anche un altro vantaggio: 100% di occupabilità entro tre anni dalla laurea. Questo perché, dati di uno studio interno, l’86% degli studenti promuove la capacità di insegnamento dei docenti.

LA REGIONE

Il commissario, in attesa di nomina, Roberto Grinta incassa: “Due sono i grandi risultati: il primo è la presenza dell’Università sul territorio. Il secondo è la Magistrale. Questa professione è in crescita, che sta iniziando a cambiare e quindi dobbiamo produrre nuovi percorsi formativi, sapendo che cresce il ruolo assistenziale dell’infermiere”.

Ruolo che viene esaltato dall’assessore Filippo Saltamartini “la sanità deve avere una valenza di prevenzione e di assistenza domiciliare. Si va verso l’infermiere di famiglia e di comunità. La Politecnica prima di altri ha cambiato la formazione. E noi abbiamo scelto di finanziarla per garantirci un turnover positivo. Io ho fortemente voluto questo corso che va verso la copertura delle specializzazioni mancanti”. I vari enti hanno quindi saputo dialogare, chi per tutelare il territorio, chi per andare verso un riequilibrio, chi per raggiungere obiettivi economici e lavorativi, “sperando di formare studenti locali che restano a lavorare nelle Marche. Che ha due ospedali al top in Italia”.

PROSPETTIVA

“Ci vuole uno sforzo didattico per far capire il valore dell’infermiere di famiglia” ammette il preside di Medicina. “Questa professione è in difficoltà, ma solo per questioni economiche. Professioni impegnative, di sacrificio, non c’è festivo, notte e domenica. Quindi è chiaro che bisogna lavorare sulla remunerazione. Tema della fuga verso l’estero è reale, vengono accolti in Inghilterra e Germania, questo perché garantiamo una grande preparazione. Dobbiamo superare la scarsa capacità di tenerli qui da noi, sapendo che l’infermiere di comunità avrà un ruolo chiave per la nuova organizzazione sanitaria e noi dobbiamo insegnarlo”.

Una strada per tenerli è la stabilizzazione. “Va superato il tetto di spesa, ne abbiamo parlato martedì in consiglio regionale approvando un atto all’unanimità. Chiediamo al Governo una modifica. Sono vincoli di natura europea. È dalla Magna Carta del 1214 che c’è chi decide quanto si investe. Dobbiamo mettere la sanità come priorità a livello di spesa pubblica, dopo tagli iniziati nel 2012” ribadisce Saltamartini che vuole essere pronto di fronte a una certezza: la popolazione invecchia e ha bisogno di assistenza.

Anche per questo, quando tutti ormai si sono alzati, il rettore Gregori lascia sul tavolo la fiche più preziosa: “e se portassimo nelle Marche, magari a Fermo, un corso in telemedicina e infermiere di comunità? Saremmo i primi in Italia…”. Saltamartini lo guarda e senza esitare lo saluta con poche e chiare parole: “Il tavolo di discussione per me è già aperto”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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