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Fermana da sogno, Ancona sconfitta al Recchioni. Ma gli scontri tra tifosi rovinano la giornata

6 Marzo 2022

FERMO – Vittoria, entusiasmo, festa, scontri. Non è mancato nulla in Fermana – Ancona, che purtroppo è iniziata fuori dallo stadio.

Come è possibile che una settantina di ultras dell’Ancona siano arrivati dietro la curva duomo? Come è possibile che per più di dieci minuti ci siano state scene di guerriglia a due passi dai bambini che entravano allo stadio? Qualcosa non ha funzionato, è evidente. Poteva andare molto peggio. Tutto invece era stato predisposto per controllare l’afflusso lato Porto San Giorgio.

Volano cartelli stradali, inferriate, bottiglie di vetro, sassi. In mano i tifosi hanno anche pale di ferro normalmente usate per spalare la neve.  A rimetterci qualche tifoso locale e alcune auto in sosta nella zona che tutti credevano più sicura, perché dal lato della tifoseria di casa. Quando sono arrivai poliziotti e carabinieri, impegnati negli altri tre lati dello stadio, i tifosi dorici sono scappati ed è tornata la calma.

Inizia così il derby, che si immaginava caldo ma solo in campo, visto che per giorni si erano susseguite riunioni in Prefettura per pianificare al meglio il servizio d’ordine. Una volta dentro, il calcio ha preso il sopravvento, lasciando alle tifoserie cori e insulti ma almeno non più bottiglie rotte e sassi.

LA PARTITA

Un bel primo tempo dei gialloblù di mister Riolfo. Squadra concentrata, in ogni angolo del campo. E questo lo si nota dall’assenza di conclusioni dell’Ancona, che è il terzo miglior attacco del campionato, in 45 minuti. Ginestra combatte solo contro il freddo. Ama a tenerlo sveglio ci sono i bambini posizionati nella Duomo con i palloncini colorati. Gli altri tifosi, tutti in tribuna a incitare canarini. Compito non facile, visti i 600 anconetani che non si fermano mai coni cori. Ma in campo non ci sono differenze, Cognigni come sempre lotta su ogni pallone, non guardando mai la porta ma difendendo ogni passaggio.

Le azioni migliori nascono sulla fascia e proprio da lì, da un cross a dir poco perfetto di Sperotto, che arriva il gol. Palla in mezzo all’area e colpo di testa di Pannitteri che prende la mira e infila Avella sul palo opposto, proprio davanti ai tifosi biancorossi. Il piccolo attaccante corre fin sotto la tribuna a prendersi l’applauso dei suoi. E poi si riparte, con un solo brivido nel primo minuto di recupero ma il tiro degli ospiti è alto.

La ripresa si apre come immaginato, forcing dell’Ancona. Ma tolta una incredibile occasione al 20’ con Delcarro che raccoglie un cross basso in mezzo all’area e a colpo sicuro tira, ma fuori da due metri. Certo, ci pensa anche Ginestra ad animare u po’ la partita quando tocca il capitano biancorosso che cade a terra in area. L’arbitro fa correre, ma la curva esplode contro il portiere canarino. Ma si sa, lui più lo insulti e più si carica.

La Fermana smette di attaccare, l’obiettivo è di non perdere palla e di evitare i contropiedi. Anche perché l’Ancona quando parte palla al piede fa male. La fortuna è che Delcarro è davvero fuori fase, perché le occasioni migliori capitano tutte sul suo piede e nessuna, neppure al 30’ quando tutto solo tira a colpo sicuro e sbaglia di due metri.

E se il pallone arriva nell’area piccola, c’è sempre lui, il polipo Ginestra che respinge o blocca, accompagnando ogni parata a un tutto recupera forze tra gli insulti, che neppure sente, dei tifosi ospiti. Finisce così, tra fischi di un ottimo arbitro e i tifosi canarini che urlano e riempono la tribuna con le sciarpe gialloblù.

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