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Femminicidio, piena confessione. "Voleva avvelenare i nostri figli". Domani autopsia. La politica: educhiamo gli uomini

15 Giugno 2025

TOLENTINO – "Non ci sono stati segnali di un imminente pericolo per l'incolumità della donna". Le parole degli inquirenti alla stampa rendono quando accaduto aa Tolentino ieri sera ancora più inaccettabile. La 45enne Gentiana stava andando a lavorare, da anni era impegnata come badante, quando è stata avvicinata dall’ex marito, arrivato al suo fianco in monopattino.

IL FEMMINICIDIO

In pochi secondi, in pieno centro aa Tolentino, la fura omicida dell’uomo si è accanita sulla donna che è morta dopo poco, colpita ripetutamente con la lama da 18 centimetri e da calci. Un feminicidio violento e, stando agli inquirenti, non prevedibile.

Il 55enne Nikollaq Hudhra ha atteso l’arrivo dei carabinieri seduto su una panchina, a pochi metri dal corpo dell’ex moglie, da cui era diviso da tre anni. Una volta in caserma ha anche confessato, come ha confermato la sua avvocata.

Da tempo l’uomo viveva a Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia, dove lavorava come operaio agricolo in un'azienda del luogo. I militari hanno recuperato anche l'arma del delitto. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Macerata per i rilievi e gli accertamenti tecnici del caso.

Sin da subito le attività d'indagine si sono orientate sui rapporti familiari deteriorati nel tempo. L'omicida è giunto a Tolentino con la propria vettura, che è stata sequestrata, e ha raggiunto il luogo del delitto con un monopattino che portava con sé in auto.

Poco meno di un'ora di interrogatorio e una confessione piena, nella caserma dei carabinieri, davanti al sostituto procuratore Enrico Riccioni.  Il Pm ha contestato all'omicida le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. L'uomo ha chiesto, inoltre, di parlare con i figli, ma si è preferito rimandare l'incontro ad altra occasione. Il magistrato ha disposto la reclusione nel carcere Montacuto di Ancona in attesa della convalida dell'arresto e dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip. Disposto l'esame autoptico del cadavere della donna che sarà effettuato domani dal medico legale Antonio Tombolini

LE MOTIVAZIONI

"Lei voleva avvelenare i figli e io li dovevo salvare" avrebbe detto durante l’interrogatorio Nikollaq Hudhra. "Sono stati chiariti tutti i contorni della vicenda" ha confermato ai cronisti il colonnello Raffale Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri di Macerata. Una "ricostruzione lucida" delle fasi che hanno preceduto il femminicidio, secondo l'avvocato Lucia Testarmata che lo difende. Un quadro accusatorio chiaro per gli inquirenti, che stanno valutando se effettuare una perizia psichiatrica sul reo confesso.

REAZIONI POLITICHE

"È terribile quanto accaduto ieri a Tolentino dove si è consumato l'ennesimo femminicidio. Non ci sono più parole per commentare l'atrocità quotidiana cui questo paese è sottoposto. Non si può continuare ad assistere a questa strage di donne che deve essere prevenuta anche dal punto di vista culturale ed educativo. In questo paese ci sono numeri – infatti - che raccontano di un drammatico problema culturale” sottolinea l’onorevole Irene Manzi. “Serve unità per combattere questo orrore quotidiano. La mia vicinanza alla famiglia di Gentiana e ai due giovani figli per i quali si è subito attivato il supporto psicologico dell'Ast. Sono certa che tutta la comunità non li lascerà soli" prosegue.

"Una vita spezzata è un dolore immenso per tutta la comunità. Esprimo profondo cordoglio per il tragico gesto compiuto la notte scorsa a Tolentino nei confronti di una donna e madre. Sono vicino ai suoi familiari e alla comunità di Tolentino sconvolta già la scorsa settimana da un altro grave lutto. Fatti come questo non devono più accadere e come istituzioni abbiamo il dovere di interrogarci e fare tutto quello che è in nostro potere di fronte a tragedie inaccettabili come questa e rafforzare l'impegno contro la violenza sulle donne" commenta il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. 

"Questo ennesimo episodio di femminicidio dimostra che fa bene il governo Meloni a non mollare la presa su questo dramma sociale. Esprimo – riprende la senatrice di Fratelli d'Italia Elena Leonardi, vicepresidente della commissione d'inchiesta sul Femminicidio - il mio cordoglio e la mia vicinanza ai due figli ormai grandi della coppia ma quanto accaduto ieri ci deve ancor di più vedere impegnati a contrastare i femminicidi. Il nostro esecutivo sin dal suo insediamento si è da subito impegnato con precise e mirate azioni legislative ma anche con una impronta culturale per la quale continuiamo ad essere tutti mobilitati". 

Duro anche l’europarlamentare Matteo Ricci: “L'ultimo report regionale - aggiunge - ha evidenziato un incremento del 20% delle donne che si sono recate al pronto soccorso per violenze. Sono state 748 le richieste di aiuto nel 2023: due donne ogni giorno, nella quasi totalità dei casi aggredite da uomini che conoscevano”. Ricci sottolinea la necessità “di un serio programma di educazione per gli uomini. Dobbiamo garantire davvero sicurezza e libertà a tutte le donne, con l'obiettivo di debellare questo terribile fenomeno dal nostro territorio”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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