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Falerone, il piccolo grande comune che educa bambini, genitori e insegnanti. Liberati: "Un anno tra campi estivi e tecnologia"

30 Marzo 2024

di Raffaele Vitali

FALERONE – Il comune di Falerone alla guida di un macro progetto che unisce tre Isc e rende protagonisti bambini e famiglie di sei scuole dell’infanzia, quattro scuole primarie e tre secondarie di primo grado. “Siamo un piccolo grande comune” sorride la vicesindaca Pisana Liberati, anima del progetto ‘Emozioni per crescere’ che ha in Wega il braccio operativo.

 “Noi partecipiamo ai bandi che riteniamo interessanti, ormai è fondamentale intercettare risorse per poter agire” sottolinea il sindaco Armando Altini che guida un comune ce non ama accendere mutui, “abbiamo trovato una situazione debitoria importante”, tranne che per l’area del nuovo polo scolastico in cui già è attiva la scuola Media.

E ora, “formeremo alunni e insegnanti nel segno delle ‘emozioni’. E lo faremo coinvolgendo anche i comuni di Servigliano e Montappone che rispondono che fanno parte del nostro Isc.

Carla Capriotti è la progettista che ha messo su carta le idee del team composto da Comune, Wega Impresa Sociale, Università di Macerata e altri. “Saper scegliere i partner rende il progetto unico. Abbiamo trovato intesa sull’idea di comunità educante” riprende Liberati.

Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 342mila euro e si è classificato al terzo posto in Italia. Nel dettaglio Wega seguirà la formazione e la comunicazione, l’università di Macerata la digitalizzazione, Human Foundation con Nicola Cabria valuterà l’impatto del progetto, l’Isc di Falerone è il protagonista diretto insieme con alcune associazioni del territorio, come Parco San Paolino che si occuperà di attività all’aperto, Anffas e Presepe vivente.

Il professor Emanuele Frontoni, tra i massimi esperti italiani nel campo dell’intelligenza artificiale, è coinvolto anche personalmente, essendo un montapponese. “Il tema dell’innovazione digitale e la sua consapevolezza all’interno della comunità educante è fondamentale. Grazie al progetto vengono meno le nozioni frontali e cresce la parte interattiva, per far toccare con mano agli alunni l’apprendimento. Una partita a parte è quella dell’intelligenza artificiale che porteremo dentro le scuole grazie anche a Human, che ci permetterà anche una raccolta dati che dimostreranno l’efficacia dell’apprendimento. L’obiettivo condiviso con Pisana Liberati è sperimentare  raccontare poi il percorso negli incontri nazionali, fino ad arrivare alla pubblicazione di un libro che divulgherà la buona pratica, partendo proprio dai dati raccolti”.

Il bando prevedeva al massimo 350 mila euro di investimento e Falerone ha puntato in alto. “Solo così avremmo potuto su un Isc complesso come il nostro. E solo così, durando un anno il progetto, potremo impattare sulla comunità educante, agire sulla dispersione che non è solo fisica, ma emotiva. Vogliamo che ogni alunno che entra in classe sia davvero parte della crescita personale e di comunità” ribadisce la vicesindaca.

Il progetto ha l’ambizione di raggiungere anche le famiglie e di formare i docenti. “La scuola è il luogo che deve saper dare le risposte ai bambini e ai ragazzi. Crescono Dsa e Bes, servono strumentazioni ma anche conoscenza. Per cui creeremo workshop mirati per gli insegnanti” chiarisce Domenico Baratto, presidente di Wega.

Durante l’estate partiranno dei campi di animazione “che creeranno quello che un tempo era il ricreatorio. E lo faremo anche con personale specializzato per supportare i Dsa”. Del progetto fa parte anche il teatro terapia. “Il suo compito sarà quello di togliere le maschere durante l’anno scolastico” ‘auspicio di Pisana Liberati. Ci saranno anche due convegni con figure di riferimento nazionale.

Il progetto parte il primo maggio e ha l’ambizione di non finire: “Vogliamo che questo percorso sia solo l’inizio”. Wega si è messa in gioco: “Questo è un progetto pensato pezzo per pezzo, quindi potremo davvero sperimentare a ragion veduta. Non faremo una classica formazione in aula frontale, ma attiva. Prenderemo i docenti, li porteremo fuori dalla scuola e parleremo di creare gruppo, comunicazione, emozionare. Inserendo una serie di novità, un anno magari non sarà abbastanza, ma di certo – prosegue Baratto - sarà la base di un percorso educativo che tutti vogliamo proseguire. La dirigente Flammini in primis”.

Uscendo da scuola gli studenti potranno anche imparare a conoscere il territorio e questo vale anche per le famiglie. “Noi vogliamo rendere i giovani fieri di crescere in questo piccolo pezzo di provincia. Per farlo servono le reti e la voglia di stare insieme”.

Quello della Capriotti è stato un grande lavoro, lo riconoscono tutti i partner. E che sarà un progetto efficace ne è convinta l’assessora all’istruzione di Falerone, ex maestra: “Questo è un periodo complesso per il sistema educativo, far interagire alunni, genitori e insegnanti è fondamentale. Migliorare le relazioni e imparare a usare gli strumenti è importante, con ‘emozioni per crescere’ rendiamo tutti partecipi”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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