FERMO – Sarà il prescelto? Intanto Marco Fabiani, sindaco di Monteleone di Fermo, rompe l’impasse. “Mi candidato alla guida di Marca fermana”. Dopo un paio di mesi potrebbe sbloccarsi la situazione. Dopo la decisione di Ivano Bascioni di non ricandidarsi e il tiepido tentativo di alcuni sindaci di farlo restare, l’associazione che dovrebbe promuovere tutta la provincia ha un candidato.
Tutti attendevano le mosse di Fermo, che sembrava potesse piazzare la sua assessora al Turismo, ma i piccoli hanno rivendicato il posto, peer evitare di concentrare tutto nel capoluogo e Fermo non ha avuto problemi a fare un passo indietro.
L’avvocato è stato uno dei compagni di viaggio di Bascioni n questi anni difficili segnati dal Covid, è stato uno dei più dinamici durante le elezioni provinciali e ora ci prova in prima persona.
“L’associazione deve avere un peso nelle logiche decisionali della nostra regione in termini turistici; deve essere un attore principale, al pari di altri poli attrattivi delle Marche. Mare, collina e montagna: un trinomio che è assolutamente vincente perché permette un’offerta variegata e alla portata degli interessi e dei gusti di tutti i turisti che scelgono il fermano per le vacanze” sottolinea il sindaco.
La grande sfida in quello che sarebbe il suo mandato è “cercare di far vivere la marca fermana tutto l’anno; rendere attrattivo il territorio al di fuori dei classici periodi di villeggiatura”. Per riuscirci, la bellezza va valorizzata e fatta conoscere. “Per farlo bisogna lavorare insieme, Regione, Provincia, comuni e associazioni, adottando soluzioni condivise ed unitarie”.
Con che soldi? Questo è l’altro nodo che Fabiani sottolinea: “E’ necessario chiedere alla Regione Marche un congruo sostegno finanziario per una progettualità almeno di medio termine. Individuare un consiglio direttivo in cui i componenti siano convinti della qualità del progetto da portare avanti e motivati, pronti a dialogare con Regione e ATIM”.
I primi che devono crederci, e quindi devono investire, sono però i comuni, oggi 33 quelli che fanno parte dell’associazione: “Mi candido se i colleghi sono convinti della necessità di rivitalizzare e rilanciare l’azione, partecipando in prima persona nel nuovo consiglio direttivo. E se tutti condividono che il presidente debba essere necessariamente un sindaco” conclude Fabiani.
