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Elezioni. Vesprini ci prova: "Mi candido a sindaco di Porto San Giorgio". Con lui mezzo centrodestra. Basterà questo a svegliare il Pd?

11 Marzo 2022

di Raffaele Vitali

PORTO SAN GIORGIO – Habemus papam. O meglio, abbiamo un candidato ufficiale, poi vediamo se uscirà cardinale o ci sarà la fumata bianca tra qualche mese.

Ci voleva Radio Fermo 1 per far dire finalmente a Valerio Vesprini quello che tutti sapevano: “Mi candido a sindaco di Porto San Giorgio”. La non notizia più attesa dal mondo politico cittadino, o almeno così viene venduta, è arrivata. Dpo che già aveva ottenuto il placet del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro.

Questo ora dovrebbe portare quantomeno a una conseguenza: svegliare il centrosinistra e il Partito Democratico in particolare. Che, va ricordato visto che a volte lo dimenticano loro stessi, sta guidando la città.

Ora che Vesprini ha completato il puzzle, inserendo anche il movimento Rinnovamento di Emanuele Morese, altra non notizia però ufficializzata, dovrebbe essere chiaro anche a Nicola Loria, attuale sindaco, che il suo ex delfino è un avversario, come da tempo ha cercato di fargli capire il nome forte in Giunta, ovvero Andrea Di Virgilio.

A meno che non sia in grado di entrare in una coalizione con Lega e Forza Italia, per citarne alcuni, ma l’elenco si può allungare e pure tanto con Morese, Susino e Costi, che sarebbe la fine di ogni ideale Dem. Sempre che ne abbia ancora qualcuno questo Pd che pareva intenzionato pure a mettere nel cassetto il simbolo.

Certo, se con Vesprini ci saranno Massimo Silvestrini, che l’ex assessore ricorda sempre con stima citandone l’esclusione come una delle cause anche della sua uscita dall’attuale maggioranza, e Dario Laurenzi, la maxi coalizione civica un profumo di centrosinistra lo garantirà.

Ma da oggi è chiaro che la Lega ha il suo candidato, come Forza Italia e tutto quel mondo di centrodestra che ha scelto di rinunciare ai simboli. Non, per ora, Fratelli d’Italia che trainata dalla leader Giorgia Meloni, e in città da Andrea Agostini, potrebbe cercare di raccogliere il consenso accumulato in questi lunghi mesi di ‘opposizione’ al Governo Draghi e a molte delle sue principali scelte anche in tema di gestione della pandemia.

Il Pd, con i suoi alleati, sempre che ne abbia ancora vista la rete che Vesprini passo passo ha costruito, deve scegliere. Non c’è più tempo per le primarie, questo sembra chiaro visto che anche a Sant’Elpidio a Mare sono state bocciate, ma c’è spazio per un’intesa, intanto con Bisonni e magari Fermani. Basta che non sia al ribasso, sul ‘medioman’ che va bene a tutti, perché per contrastare Vesprini e la sua maxi coalizione serve carattere, che in casa Dem non manca di certo all’ala femminile.

Vesprini, ora che è sceso in campo, come Alessandrine a Sant’Elpidio a Mare, inizierà a parlare di programma, che lui definisce una ‘bibbia’, ma si sa che al giorno d’oggi sono più quelli che stanno fuori dalla chiesa che dentro.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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