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Elezioni. Tra Lucentini e un posto in Senato resta solo il 'nodo' Latini. Per Battistoni la sfida con la sindaca Marziali

19 Agosto 2022

FERMO – Non facile organizzarsi quando si parte con i favori del pronostico. Perché tutti vogliono essere parte della squadra dei titolari. È quello che sta accadendo nel centrodestra, che arriverà sul filo di lana a definire la scelta dei candidati. Soprattutto a chiarire chi avrà il posto che garantisce uno scranno in Parlamento.

In questo tetris si muove il veregrense Mauro Lucentini. Onorevole uscente, dopo lo switch con Giorgia Latini che lasciò il Parlamento per la Regione, dovrebbe essere il capolista al Senato per la Lega. Un posto autorevole che, se confermato, dimostrerà la considerazione di cui gode nel partito.

Solo che ci sono dei tasselli che si muovono attorno a lui. A cominciare da Giorgia Latini. Che è la vera pallina del flipper che ancora non ha trovato la sua collocazione. Il posto ideale è l’uninominale a Macerata, in fin dei conti lei è assessore regionale, solo che questo significa fare fuori Tullio Patassini, onorevole uscente.

Lucentini resta silente e attende le mosse del partito, proseguendo le sue trattative e il lavoro sul campo. Se così andrà, il suo sarà un piccolo record. Nel giro di due anni sarebbe passato da consigliere comunale a consigliere regionale, poi deputato e tra un mese senatore. Segno della fiducia del capitano Salvini, ma anche del supporto del territorio, in particolar modo della parte economica.

Da chiudere per il centrodestra anche la questione uninominale Fermo-Ascoli. O meglio, FdI e Lega la vorrebbero ancona aperta, anche se Forza Italia ha blindato il commissario Battistoni. Una figura esterna alle Marche nel collegio più forte insieme a Macerata per la coalizione guidata da Giorgia Meloni.

Una scelta che ha penalizzato Guido Castelli, che dovrà accontentarsi del secondo posto nel listino, quando avrebbe voluto fare il pieno di preferenze. Ma una scelta che ridà anche sprint a Meri Marziali, la sindaca di Monterubbiano scelta dal Pd per l’uninominale, che se non altro potrà giocare la carta “dell’onorevole del territorio” rispetto al volto nazionale, sottosegretario utente, scelto per il sud delle Marche.

Raffaele Vitali

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