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Elezioni tra frecciate e curiosità. Verducci e Silvestri, le armi segrete delle Marche per avere due onorevoli in più

22 Agosto 2022

FERMO - Il numero dei parlamentari eletti nelle Marche nella prossima tornata elettorale saranno 15, 10 deputati e 5 senatori, 9 in meno rispetto all'attuale composizione di Camera e Senato.

A Montecitorio 10 rappresentanti: 4 provenienti dai collegi uninominali di Ascoli-Fermo, Macerata (con 4 comuni dell'Anconetano), Ancona e Pesaro-Urbino; 6 con il metodo proporzionale in un unico collegio che comprende tutta la regione.

Saranno 5 i senatori: due provenienti dai collegi uninominali Marche nord (Ancona e Pesaro-Urbino) e Marche sud (Ascoli, Fermo e Macerata) e tre attribuiti in un unico collegio plurinominale che coincide con tutta la regione.

Immediata, appena chiusa la lista dei candidati, una prima polemica, ma anche un paio di curiosità su due futuri onorevoli. La ‘polemica’ riguarda l’assessore Guido Castelli che però sorride nel rispondere a una foto che via Twitter è stata fatta girare mentre 15enne fa il saluto romano davanti alla tomba di Mussolini.

Lui, tranchant replica: “Ero un ragazzino. A quell'età si fanno cose che quando si matura non si rifarebbero. Non esiste negli ultimi 30 anni di attività politica nulla da potermi rimproverare su quel piano. Del resto da sindaco di Ascoli Piceno - sottolinea - ho celebrato il 25 aprile per dieci anni in una città Medaglia d'oro per la resistenza senza alcun problema”.

Le curiosità sono Rachele Silvestri e Francesco Verducci, i marchigiani da trasferta. Due politici local che i leader nazionali trattano da big candidandoli fuori sede. Lei, catapultata in parlamento coni 5 Stelle da sorridente cassiera al Penny Market, lui, professore universitario da sempre ai vertici dei Dem all’interno della corrente dei giovani turchi.

La Silvestri ha scelto Fratelli d’Italia nel 2020, quando ha rotto con il Movimento. Una scelta che oggi la premia, perché la Meloni l’ha voluta in un collegio blindato in Abruzzo. in fin dei conti neppure tropo lontano, visto che è solo il Tronto a dividere i due territori. Inserita nel collegio aquilano, insieme alla leader, è una delle onorevoli più presenti e attive. E questo è piaciuto alla Meloni.

Diverso il caso di Verducci. Il senatore con alto tasso culturale, si muove da un decennio a Roma come se fosse nelal sua Servigliano battaglie per i ricercatori, per i precari della scuola, per le leggi anti discriminazioni insieme con Liliana Segre, rappresentanza in Europa e una festa nazionale, Left Wing, che vuole essere il pensatoio dell’ala sinistra del Pd. doveva essere blindato nelle Marche, ma qualcosa è andato storto.

Il senatore, a quel punto, ha usato la carta nazionale in un confronto diretto con il segretario Letta ha avuto il suo spazio. Collegio Piemonte 1, in una strana posizione, la quarta, che però sarebbe blindata per una serie di concause: una candidata che andrà al Csm, uno che vincerà l’uninominale e l’altra, la Lorenzin, che entrerà i Veneto.

Ecco che due fermani entreranno in parlamento rappresentando però territori diversi. Ma entrambi giurano che non lasceranno nulla di intentato per aiutare la propria regione. Se così sarà, le Marche avranno 17 parlamentari e non 15, sarebbe davvero un gran colpo per una regione di per sé isolata e penalizzata.

Raffaele Vitali

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