FERMO – Sono 498 i consiglieri comunali chiamati a votare per l’elezione del nuovo presidente della Provincia di Fermo. Tempo fino alle 20, poi domattina alle 8 le due urne, quella per il presidente e quella per il consiglio, verranno aperte e inizierà lo spoglio. Un paio d’ore e ci sarà il verdetto su chi prenderà il posto di Moira Canigola. In lizza Mauro Ferranti, sindaco di Montappone, supportato da due liste, e Michele Ortenzi, con una lista.
Una elezione, aperta questa mattina dal primo voto che è stato di Lorenzo Giacobbi di Fermo, che si preannuncia combattuta, si potrebbe anche decidere per qualche centinaio di voti. A riprova c’è il grande afflusso, i partiti hanno fatto il possibile per convincere ogni consigliere a votare (all 16 già era stato superato il 60%). Poi, fuori dalla sede provinciale, da una parte e dall’altra si parla di vittoria certa. Le incognite sono molte, perché questo non è un voto come gli altri: uno non vale uno.
Le schede non sono tutte uguali, ma hanno un colore. Per esempio, il verde riguarda solo Fermo. E proprio lo scrutinio dei voti del capoluogo dirà già tanto. In base alla popolazione, la scheda ha un colore e un consigliere vale un punteggio. Per capirci, quello di Fermo vale cinque volte quello di un comune con meno di tremila abitanti, che hanno la scheda azzurra. I consiglieri dei comuni più piccoli sono 319.
C’è poi la fascia sotto i 5mila, con 51 consiglieri e la scheda arancione. Diventa grigia quella per under 10mila, ovvero Montegiorgio e Monte Urano con i loro 25 consiglieri totali. Salendo, ecco il rosso dei comuni con meno di 30mila abitanti. Son la fascia più ambita e conta di 67 consiglieri. Ed è anche una di quelle che potrebbe riservare più soprese. Soprattutto l’attesa è per Porto Sant’Elpidio dove in lizza c’è la presidente del coniglio comunale, Milena Sebastiani. Se la maggioranza di Franchellucci voterà compatta non avrà problemi, ma siccome il quadro non è chiaro, voti pesanti potrebbero pure per finire nella lista a supporto di Ortenzi.
Infine, dicevamo, la scheda verde di Fermo coni suoi 32 grandi elettori. È lo scrutinio più palese quello del capoluogo, perché si fa presto a capire chi ha scelto cosa. E proprio quattro o cinque voti della maggioranza, quelli dell’ala di centrosinistra meno propensi a scegliere Ortenzi e quindi la coalizione di centrodestra, potrebbero spostare gli equilibri.
Qualche ora e si saprà, intanto si vota in sicurezza, dentro una provincia completamente sanificata dopo i casi di Covid interni scoperti a inizio settimana, entrando due per volta, tutti in fila fuori e niente assembramenti dentro. Domani, per lo spoglio, niente apertura delle schede pubblica. “Solo i rappresentanti di lista, gli spazi sono stretti” spiega la presidente della commissione elettorale che vuole garantire il voto, ma anche la salute.
