MONTERUBBIANO – “Altro che modello Marche”. il Partito Democratico presenta i suoi candidati alle elezioni del 25 settembre e manda un messaggio chiaro alla Meloni: “Vuoi portare un modello fallimentare a Roma, qui nelle Marche con Acquaroli è peggiorato tutto” ribadiscono i Dem compatti dietro il condottiero Alberto Losacco, che da commissario è diventato il prossimo senatore delle Marche del Pd.
“Questa è una squadra forte e ricca di professionalità, anche con elementi esterni” sottolinea pensando all'ex segretario nazionale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, che non è tesserato ma con il centrosinistra corre: “È il nostro Carlo Cottarelli” aggiunge Losacco. Tra i candidati c’è Meri Marziali, la sindaca di Monterubbiano, già presidente della commissione Pari opportunità delle Marche. è uno dei volti di punta del Pd fermano e la candidatura all’uninominale Ascoli-Fermo è u segno di stima nei suoi confronti.
“Che le cose in Regione non stiano funzionando - ha osservato Bentivogli - lo dimostra la vagonata di assessori (4 su 6) in partenza per Roma (3 in realtà, Aguzzi è di servizio, ndr). Se tutto stesse andando bene, rimarrebbero qui per portare il territorio fuori dal guado del dopo pandemia e dei rincari”.
Chi vuole stupire e vincere è Antonio Mastrovincenzo, che si gioca tutto nell’uninominale di Ancona: “Dalla sanità al lavoro passando per la ricostruzione, questa Giunta non ha inciso su nulla”. Irene Manzi, capolista alla Camera, punta sullo sviluppo sostenibile e la piena parità uomo-donna: “Un modello che possiamo rivendicare, non quello dove l'uomo dispone e la donna ubbidisce”.
Parole che sottoscrive anche la Marziali con cui condividerà battaglie anche nel campo dell’istruzione e dei giovani. “Lavoreremo per il salario minimo, un elemento importante nella lotta alle diseguaglianze" ha ribadito la sindaca.
Con loro anche Augusto Curti, ex sindaco di Force in quota Ricci, pronto a portare a Roma le istanze dei borghi e di chi vuole risorgere dopo il sisma del 2016. Non c’era Alessia Morani, un’assenza che si è fatta notare, mentre seduti e pronti a dare il loro contributo c’erano l'ex rettore dell'Università di Camerino Fulvio Esposito, l'imprenditrice agricola Mirella Gattari, già presidente della Cia Marche (Macerata-Ascoli-Fermo), Rosetta Fulvi e non Daniele Vimini, impegnato a Los Angeles per la cerimonia dedicata a Pavarotti.
“È una squadra molto territoriale - ha osservato Losacco - io sono l'unico candidato in quota nazionale, ma sono legato a queste zone per il mio ruolo di commissario del Pd (che terminerà a febbraio con il congresso, ndr)”.
In realtà c’è un altro paracadutato a sorpresa ed è Giordano Masini di +Europa: “Abbiamo avuto eventi traumatici come la rottura con Calenda. Ma dobbiamo ricordarci per quale ragione siamo qui: qualcuno ha deciso di porre fine al Governo Draghi. Chi parla di modello Marche dovrà spiegare agli imprenditori per quale ragione stanno mandando a casa un presidente del Consiglio che stava facendo la riforma fiscale e tante cose giuste”.
Primo compito per la squadra è “darci da fare per intercettare chi non sa cosa votare e chi non sa se andrà a votare, portando le nostre proposte e facendoci aiutare dal nulla fatto da questa Giunta”.
r.vit.
