In pochi se lo ricordano, ma ci sono ancora un po’ di ore: si vota per i 5 referendum sulla giustizia. Come sempre c’è del buono, dentro ogni quesito, ma i dubbi sono enormi perché si agisce con l’accetta anziché con il bisturi.
Per il referendum sono aperti seggi in tutta la Provincia, tre sono invece i comuni in cui si scelgono anche sindaco e consiglieri comunali. E tutti i candidati alla poltrona sono andati a votare di mattina, dopo una passeggiata o, come Gramegna, prima di andare a messa con l’immancabile chitarra con cui accompagna i canti durante la cerimonia.
Per tutti, ovviamente, un bel sorriso stampato sul vivo. Quello della fiducia che gli fa dire ‘vinco io’. E fino alle 14 di domani lo possono dire tranquillamente. Poi si apriranno le urne e inizierà lo spoglio.
A Sant’Elpidio a Mare l’eventualità ballottaggio è alta, sono tre candidati forti e quindi difficile immaginare che uno possa prendere più del 50% dei voti. A Porto San Giorgio, essendo una corsa a due, il vincitore ci sarà, a prescindere da quanti voti prenderà. Da un lato il possibile ulteriore passo nelal storia, con il prosieguo dell’era Loira attraverso Gramegna, dall’altro il cambio, di solito abituale a Porto San Giorgio, con la vittoria di Vesprini e il suo civismo con i partiti di centrodestra che hanno rinunciato al simbolo per stare nelal sua squadra.
Infine Pedaso, dove Vincenzo Berdini deve prima battere il quorum, che deve essere superiore al 40%. E poi deve avere almeno il 50% di schede valide. Altrimenti Pedaso sarà commissariata e con lei i suoi progetti per almeno un anno.
Si vota fino alle 23, poi spoglio del referendum e domani nel pomeriggio si avranno di certo due sindaci e forse un ballottaggio.
