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Elezioni, Acquaroli non teme terremoti: "Prima la legge sulla sanità, poi ne parliamo". Rimpasto in vista, il Fermano spera nell'assessore

27 Luglio 2022

FERMO – Elezioni e conseguenze. “Ne discuteremo nelle prossime settimane e in tal senso sono aperto a parlare con tutti di tutto ma è chiaro che per noi il governo della Regione è una priorità indiscussa". Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sa bene che le sirene di Roma no forti e che parte della sua giunta potrebbe cadere in tentazione. In particolare i nomi papabili per un posto in Parlamento sono quelli di Mirco Carloni (Lega) e gli assessori Guido Castelli (FdI) e Giorgia Latini (Lega).

Con l’assessora all cultura che si troverebbe a vivere un surreale Roma-Ancona-Roma in meno di due anni dopo lo scambio di posizione con Mauro Lucentini. Evidente che se dovesse scattare il rimpasto, la provincia di Fermo dovrebbe 'svegliarsi' e ricordare al presidente che è l'unica non rappresentata in Giunta. Anche perché rischia di essere anche quella cancellata in Parlamento se non verrà blindato il collegio da uno dei principali partiti.

“In questi giorni – riprende Acquaroli - siamo concentrati sulla Legge 13 che è una legge prioritaria per la nostra Regione e che ridarà forza alla sanità nei territori. La porteremo in Consiglio entro ferragosto. C’è una discussione che riguarda anche le elezioni politiche che nessuno di noi pensava potessero arrivare così presto. In questa discussione si guarderà alle esigenze dei partiti e alle esigenze della giunta".

Fratelli d’Italia, in vista del voto, sa bene che giocherà da protagonista: “Non guardo mai i sondaggi né quando sono favorevoli né quando non lo sono: sono la cattura di un momento, che credo non debbano appartenere al dibattito politico che invece ha la necessità di concentrarsi sulle priorità. Le forze politiche che sapranno rispondere a queste priorità saranno sicuramente premiate dai cittadini. Certamente fa più piacere quando il proprio partito gode di stima ed entusiasmo piuttosto che quando questa stima e questo entusiasmo sono percepite in maniera minore".

Il timore di tutti è che le Marche peseranno di meno, visto che gli onorevoli passeranno da 24 a 15, 10 deputati e 5 senatori. "Una riforma votata all'unanimità dal Parlamento. Io c’ero – ricorda Acquaroli – e quindi non posso dire di non condividerla. Certamente per una Regione come la nostra la riduzione del numero di parlamentari e il fatto che non avremo una rappresentanza per commissione è una penalità, però credo che fosse arrivato in Italia il momento di dare un segnale importante. Anche perché credo che la rappresentatività dei territori sia un elemento che debba coniugarsi con la qualità del rappresentante".

Raffaele Vitali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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