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E' nato il Distretto Turistico dei Sibillini. Dalla Bit parte il rilancio delle Marche. Putzu: "Attiriamo con bellezza e cultura"

11 Aprile 2022

FERMO – Ci crede davvero nel turismo la regione Marche. Il presidente Acquaroli ha tenuto per sé la delega, ma in realtà ci sta facendo lavorare ogni pezzo della sua maggioranza. In primis Andrea Putzu, consigliere regionale che guida la commissione Turismo. E proprio a lui è toccato il compito di inaugurare il padiglione delle Marche alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo a Milano.

“Il 2022 vuole essere per il turismo l’anno della ripartenza. Nel nostro stand riproponiamo gli scorci e i simboli più caratteristici del nostro territorio, ospiteremo anche tutti gli operatori e gli enti regionali maggiormente attivi in ambito turistico, creando di fatto una grande sinergia volta a potenziare al massimo l’attrattività del nostro territorio” spiega Putzu. E tra i tanti gioielli, spicca il grande mappamondo di Fermo.

Anche il ministro del Turismo Garavaglia ha voluto brindare alle Marche, affascinato dal recupero dei treni storici, ma anche dal piano di rilancio dei borghi, suo il lavoro per la nuova legge, attraverso la cultura, con quel festival Marchestorie e la definizione di un board di comando con la nascita dell’Atim, l’agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione. Scelta questa di unire due voce che ha fatto discutere, ma forse è arrivato il momento di vendere, oltre a un paio di scarpe e a auna cucina anche uno scorcio dei Sibillini e la palla di Pomodoro.

Che i Sibillini siano una priorità, lo dimostra la presentazione, da parte dell’assessore Guido Castelli, del Distretto Turistico Monti Sibillini. A farne parte sono Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita.

“Insieme – spiega Castelli- per una strategia di sviluppo e progettazione unitaria. L'obiettivo è quello di definire un prodotto turistico di qualità e sostenibile dal punto di vista naturalistico ed economico, in grado di destagionalizzare l'offerta turistica e diventare attrattivo rispetto alla domanda, innalzando il livello di servizio offerto. Una strategia che avvia una pianificazione congiunta di rigenerazione urbana con logiche sovra comunali e di sviluppo integrato”.

Dietro il protocollo, le enormi risorse del Pnrr Sisma e dei Cis Sisma dedicate anche alla riqualificazione di percorsi e sentieri e più in generale delle attività Outdoor.

E poi c’è la cultura, con l’assessora Latini che ha definito i prossimi passaggi: “Il Festival itinerante nei Borghi, MarcheStorie diretto da Paolo Notari, si conferma un viaggio alla scoperta dell'identità nascosta e segreta dei nostri luoghi. Noi vogliamo emozionare il turista, chi viene a visitare il nostro territorio".

La prima edizione ha regalato grandi numeri: 56 i borghi coinvolti per 431 spettacoli, più di 2000 maestranze artistiche, tecniche, artigianali, 23 mila spettatori che hanno così potuto conoscere o riscoprire luoghi, cibi, vicende millenarie e racconti dei centri storici che costellano le Marche, dal mare alle montagne, negli antichi abitati arroccati, nelle fortezze medievali, attraverso città e chiese.

“E dopo l'edizione "zero" dello scorso anno, ora si punterà a una dimensione nazionale e internazionale per catture l'attenzione e l'interesse di un turismo sovranazionale”. Tutto questo abbinando anche il lavoro dell’Amat che conferma la rassegna "Marche... ogni giorno sarà uno spettacolo".

Raffaele Vitali

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