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Draghi e Speranza, come cambia la gestione del Covid. Niente sospensione dal lavoro per over 50 no vax. Restano le mascherine al chiuso

17 Marzo 2022

FERMO - “Grazie italiani per altruismo e pazienza. Siamo percepiti all’estero come un popolo che manca di senso civico. E questo non è vero, abbiamo una delle punte di vaccinazione tra le più alte in Europa”. Mario Draghi e il ministro Roberto Speranza, di nuovo, dopo tempo, seduto uno al fianco dell’altro. La fine dello Stato di emergenza si avvicina. “L’obiettivo era il ritorno alla normalità, riconquistare la socialità, riaprire l’economia, fare in modo che i ragazzi andassero a scuola, limitando la Dad. Credo che i provvedimenti approvati oggi riconoscano che questo ormai è stato fatto”.

È soddisfatto, parla di provvedimenti “molto importanti”, che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato le vite. A fine marzo, con la fine dello stato di emergenza, verrà sciolto il comitato tecnico scientifico “il cui lavoro continuerà con l’Istituto superiore di sanità”. Da qui il grazie a Locatelli e Brusaferro, due dei volti più mediatici nei giorni tragici in cui c’erano centinaia di morti al giorno.

“Il Cts ha dato un contributo straordinario e anche un supporto psicologico per poter dire che le decisioni erano basate sulla scienza e non su sensazioni. E questo per il Governo e il Parlamento è stato essenziale”. E un grazie proprio a Speranza “a cui esprimo la mia gratitudine personale e del Governo” e a chi lo ha preceduto “che ha dovuto prendere decisioni per primo di fronte alla pandemia. Per primo e senza i vaccini, le decisioni hanno rallentato la diffusione dell’epidemia, mentre la ricerca sviluppava i vaccini”. Rivendica la svolta nella nomina del generale Figliolo.

“Noi oggi riapriamo, ma osserviamo la curva epidemica e siamo pronti a modificare tutto anche in senso più espansivo se sarà possibile” ribadisce Draghi. Che ora ha un obiettivo, preservare la ripresa che il Paese aveva iniziato e “lo faremo aiutando imprese e famiglie. Tando che domani ci sarà un Cdm dedicato a questo aspetto”.

I PROVVEDIMENTI

Un graduale superamento del green pass. “E’ stato un grande successo. Ci ha consentito di riprendere l’economia, grazie al certificato nel 2021 siamo cresciuti del 6%”. La vaccinazione ha evitato 80mila decessi nel solo 2021: “Questa è una lezione straordinaria. Decisioni prese sulla base della scienza, pandemia superata grazie ai vaccini”.

Speranza è chiaro: “Il monitoraggio non si ferma, ma non ci saranno più ordinanze e non ci saranno più colori”. Non ci saranno più le quarantene per contatto. Resterà in isolamento solo il positivo al virus. “Nelle scuole, nelal fascia under 12 i vaccinati sono meno. Dal primo di aprile resterà a casa solo il positivo, tutti gli altri staranno in classe”.

L’obbligo vaccinale. Riguarda agli over 50 e poi alcune categorie, più esposte, come scuola, sanità e sicurezza. “Questo obbligo resterà vigente, ma c’è una novità: la sospensione da lavoro, che conseguiva alla mancata vaccinazione, non avverrà più”. Quindi con il green pass base torneranno al lavoro dal 30 aprile. “La sospensione da lavoro resta solo per una categoria, quella più a rischio, ovvero il personale sanitario, sia di ospedali sia di Rsa. L’obbligo prosegue fino al 31 dicembre e quindi anche la sospensione”.

Mascherine. Fino al 30 aprile restano le stesse norme, con l’obbligo al chiuso, con obbligo di Ffp2 nei luoghi a rischio.

Green pass. Due step. Il primo è immediato. Dal primo di aprile nei luoghi all’aperto non servirà quello rafforzato. Dal primo maggio nei luoghi al chiuso. Resta il green pass base fino al 30 aprile su trasporti a lunga percorrenza, mense e catering, concorsi pubblici, corsi di formazione, colloqui in carcere, eventi sportivi. Green pass rafforzato nei servizi di ristorazione al chiuso, mentre all’aperto base, piscine, palestre, sport di contatto e centri benessere, convegni, centri sociali, feste e cerimonie, sale scommesse, discoteche e competizioni sportive al chiuso.

“Dal primo maggio il green pass sarà superato, ma per alcuni settori (ristoranti, ndr) potremo fare valutazioni anche in anticipo” è l’auspicio del premier. Sempre grazie alla campagna di vaccinazione italiana una delle più significative del mondo. Oggi 91,3% con prima dose, 89,6% la seconda e siamo a 38milioni di booster. Ci possiamo permettere le aperture, ma dobbiamo continuare a vaccinare, perché le terze dosi devono aumentare”.

Rischio turismo. "Scriverò a Roberto Speranza e gli chiederò ufficialmente di coprire, con il budget del suo ministero, gli emendamenti al decreto destinati agli indennizzi per le categorie dei ristoratori danneggiati" tuiona il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che in Consiglio dei ministri non è riuscito a ottenere la rimozione dell'obbligo di green pass nei ristoranti al chiuso a partire dal 15 aprile, in modo da tutelare il settore in vista delle vacanze di Pasqua e del ponte dle 25 aprile.

Ministro che ha votato comunque a favore. "Si tratta di almeno 500 milioni di euro di danni. Le regole costano, se hanno poco senso, costano ancora di piu'. Io stasera sono a Parigi, la gente e' senza mascherina, si cena senza obblighi nei ristoranti. Logicamente i turisti scelgono in base a questo e non prenotano in Italia".

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